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Wu-Tang: an American Saga. Il beat della redenzione | 5 minuti 1 serie
Wu-Tang, podcast | Puntata a cura di Untimoteo.
Prima di essere il Wu-Tang Clan, ovvero il collettivo Hip Hop con il maggior impatto culturale degli ultimi trent’anni, Bobby Diggs e i suoi amici lottano per la sopravvivenza nella feroce New York dei primi anni ‘90. Prima del successo questi ragazzi assaggeranno il sapore della povertà, della delusione, della violenza e della morte.
La seconda stagione, già uscita qualche mese fa in America, dovrebbe arrivare a breve su Disney + Italia. La serie ha una qualità maggiore rispetto ad altri progetti biopic, grazie soprattutto all’ottima prova corale di tutto il cast e una narrazione che non concede sconti alle origini dei suoi protagonisti. Voluta fortemente dall’originale Bobby Diggs sulla base dei suoi due libri The Wu-Tang Manual e The Tao of Wu e creata assieme ad Alex Tse, Wu-Tang: an American Saga si rivela essere una testimonianza profonda e dolorosa della filosofia della strada.
“5 minuti 1 serie” è il format del podcast di Mondoserie che racconta appunto una serie in poco più di cinque minuti (e comunque meno di dieci!). Senza fronzoli, dritti al punto.
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Wu-Tang: il brand milionario che esce dal ghetto.
Wu-Tang è una famiglia da cui nessuno rimane fuori, un’alternativa per esorcizzare la violenza con l’arte, un percorso spirituale verso una nuova affermazione della collettività.
RZA, GZA, Method Man, Raekwon, Cappadonna, Inspector Deck, Masta Killa, U God, Ghostface Killah, Ol’Dirty Bastard. Questi nomi sono marchiati a fuoco nella mente degli appassionati del rap, innegabilmente una delle forme d’arte popolare più importanti degli ultimi 40 anni.
Il Wu-Tang Clan emerge dai quartieri poveri di Staten Island grazie a un sound ricercato, innovativo e al contempo viscerale. Frutto delle reali esperienze di strada di questi ragazzi cresciuti tra povertà, spaccio, sparatorie e con la passione per i film di arti marziali che ne ispirerà i nomi.
Il beatmaker Bobby Diggs-RZA rappresenta il perno centrale del Clan, componendo basi che si rifanno al meglio del soul anni 60 e 70 contaminate con brani audio dagli amati film di Hong Kong. Il tutto avvolto da un beat tribale e ipnotico. La tempesta perfetta che si abbatte sul mondo del rap, della musica e della cultura pop in generale.
RZA e il suo collettivo entrano di prepotenza nell’immaginario culturale anche grazie alle colonne sonore per Ghost Dog di Jim Jarmush e Kill Bill di Quentin Tarantino. Ad oggi il brand Wu-Tang Clan muove un business milionario comprendente una linea di abbigliamento, fumetti, libri, serie TV, videogiochi e un software generatore di nomi che, curiosità, ha battezzato la star Donald Glover con il nome Childish Gambino.
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