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What if…? Dalla Marvel poche idee ma confuse | Animazione
What if…?, podcast | puntata a cura di Untimoteo.
Tra l’estate del 2021 e la fine del 2024 Disney Plus ha pubblicato sulla sua piattaforma le tre stagioni della serie animata What if..? per un totale di 26 episodi che si attestano sulla mezz’ora o poco più di durata media. Nato come sistema per introdurre il Multiverso nell’Universo cinematografico Marvel, mettendo in scena una serie di “varianti” agli accadimenti canonici, l’esperimento non ha mai convinto i fan. Come spiegheremo meglio nel podcast, sfoderando meno di una manciata di storie interessanti che la formula one shot ha ulteriormente penalizzato.
What if…? è lo specchio dei problemi di una parte della Marvel odierna, schiacciata tra le aspettative dei fan, la necessità di costruire una serie di prodotti concatenati per aumentare gli incassi e la noia di storie che si guardano senza lasciare traccia. Quello che stupisce è che, nonostante già durante la seconda stagione fosse evidente il disastro cui si stava andando incontro, le rigide regole aziendali abbiano costretto a portare a termine un prodotto stanco e senza spunti. Cosa molto strana, considerando che il resto delle produzioni televisive o cinematografiche della casa delle idee vengono continuamente spostate, riscritte, cancellate con un colpo di spugna.
La Marvel ha gettato in questi anni un sacco di fondamenta ma ha costruito ben poco, come si dice nel podcast, lasciando spesso solo un paesaggio deturpato. “Animazione” è il format del podcast di Mondoserie dedicato alle diverse scuole ed espressioni del genere, dall’Oriente alla scena europea e americana.
What if…? nei fumetti
Nel podcast raccontiamo come i comic book con questo nome esordiscono alla fine degli anni ’70 e a seconda dei periodi storici annoverano avventure alternative dei supereroi in tono rosa, nero o addirittura apocalittico. Nel 1977 la Marvel era la casa editrice numero uno di fumetti supereroistici, forte dell’aver introdotto nell’immaginario dei suoi lettori una pletora di personaggi memorabili. Che sono poi quelli che nella recente storia hanno sbancato nei box office: gli Avengers, Spiderman, Hulk, i Fantastic Four, Daredevil, Thor, eccetera.
La crescita vertiginosa di vendite e l’insaziabile voglia del pubblico di vedere sempre nuove storie dei loro beniamini portò inevitabilmente a cercare un formula che potesse sfruttare le dinamiche passate ma da un’angolazione diversa. Una storia a fumetti What if..? rappresenta il sogno di ogni team creativo: un saga classica, amata dai fan che però viene riscritta secondo un differente plot twist. Un divertissement che inizia e finisce nell’arco di una storia, senza vincoli, in cui si può fare diventare buoni i cattivi e viceversa, in cui si deve puntare a catturare le fantasie più nascoste del fan, financo alla stessa distruzione dell’intero Universo Marvel.
Quindi non poteva essere per sua natura un prodotto rivolto al pubblico generalista, almeno nei suoi primordi, perché aveva come presupposto il fatto che il lettore conoscesse bene la storia di cui il fumetto rappresenta una deviazione. O per lo meno che conoscesse il personaggio in azione, i suoi tratti distintivi, e cercasse la storia per il gusto di vederlo sotto un altro punto di vista. Ma al neofita non avrebbe detto nulla. In sostanza la collana era un fan service ante litteram. Storie che si apprezzano solo conoscendo lo spunto da cui divergono.
What if…? nel MCU
Perché trasporre questa formula ad una serie animata rivolta a un pubblico composto per la stragrande maggioranza non da lettori di vecchia data ma da appassionati dell’ultima ora, che dell’universo Marvel conoscono solo le storie cinematografiche? Probabilmente si tratta di un’operazione di carotaggio a costi ridotti.
Un modo per comprendere i gusti del pubblico per sviluppare storie future. Per vedere se personaggi e attori rimasti in seconda fila potevano essere ripescati o se una nuova versione di un personaggio poteva aver presa sul pubblico. Inoltre la seria animata ha l’ingrato compito di spiegare il concetto che è stata la rovina del MCU, il Multiverso. La formula one shot penalizza, dei 26 episodi solo meno di una manciata si salvano e quella manciata avrebbe meritato di essere sviluppata con altri due o tre episodi.
What if…? si prende troppo sul serio senza motivo, come argomentato nel podcast, andando contro la propria natura. Le eccezioni sono pochissime: Il Dottor Strange che perde il proprio cuore, i Marvel Zombie, l’emersione che distrugge la terra…sono storie che hanno quella divertente sfacciataggine delle loro controparti a fumetti che immaginavano un Capitan America lupo mannaro e degli Avengers Vampiri.
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