Tiger King: The Doc Antle Story è uno show Netflix in tre episodi, spin-off della celebre serie documentaristica in 2 stagioni Tiger King. Del franchise di Tiger King ci siamo già occupati in varie forme. Con questa puntata del podcast che racconta il successo delle prime due stagioni. Con un articolo di riflessione sul “fenomeno Joe Exotic” come spia di una modernità sempre più virtuale. E con un pezzo dedicato al secondo capitolo dello show.
Rebecca Chaiklin e Eric Goode ne sono ancora una volta autori e registi, ma questo non è propriamente il terzo capitolo della saga legata al mondo e alle vicende di Joe Exotic. In questo caso la narrazione verte su Bhagavan ‘Doc’ Antle: mentore di Joe che in S1 critica fortemente le scelte del suo insolito e bizzarro epigono.
Il documentario ripercorre la storia di Kevin Antle (questo il nome all’anagrafe). Dai suoi inizi presso la comune in Yogaville, guidata dal guru spirituale Satchidananda, alla sua vita bigama nonché poliamorosa (con particolare predilezione per le minorenni). Dallo stato di semischiavitù in cui versavano i suoi dipendenti – e soprattutto le sue dipendenti – alla sospetta morte del suo collaboratore più fedele.
Doc Antle: maestro di Joe Exotic, e narcisista patologico
Anche in questa storia vi sono le accuse di maltrattamento di animali che, a quanto pare, nel mondo di Tiger King sembrano contraddistinguere l’operato di tutti i possessori di parchi di attrazione con grandi felini. Pur non avendo tutte le straordinarie particolarità di Joe Exotic, anche Doc è comunque un narcisista patologico che ha abusato della sua posizione per corrompere a più riprese il gentil sesso – in minore età. Questo lasciando da parte, per ora, la morte del suo amico.
Attualmente Doc Antle possiede e gestisce il Myrtle Beach Safari, una riserva naturale di 50 acri in South Carolina, che è anche la sede di T.I.G.E.R.S [The Institute of Greatly Endangered and Rare Species], realtà di cui è fondatore e direttore dagli anni ‘90. Teoricamente T.I.G.E.R.S. sarebbe un’organizzazione che raccoglie finanziamenti per progetti con lo scopo di preservare la fauna selvatica in tutto il mondo. In sostanza, secondo il documentario, finanzia solo se stesso e le sue costose vacanze in paesi esotici.
Questa è una delle numerose accuse rivolte alla controversa figura di Bhagavan Antle dalle sue ex mogli, dalle sue ex impiegate (e dagli ex impiegati), e da chiunque venga qui intervistato. Ufficialmente (secondo il suo sito) Doc avrebbe addestrato più di 400 grandi felini, lavorando in circa 500 spettacoli tra film, documentari, live e pubblicità. E sempre ufficialmente il suo Myrtle Beach – ove si possono vedere anche scimmie, elefanti ecc. – avrebbe un giro di visitatori che si attesta sui tre milioni l’anno. Chiudendo in bellezza: nel 2001 appare sul palco degli MTV Awards al seguito di Britney Spears – e di una tigre, of course.
“Vuoi accarezzare il mio tigrotto?”
Un uomo che ha molta confidenza con il materialismo dello show business, ma non solo. L’intera sua esistenza è difatti segnata dall’incontro con il guru Swami Satchidananda. Come Osho emigrato negli USA negli anni ‘60, quando il fenomeno dello spiritualismo orientale andava massimamente di moda. In Virginia il santone fonda la comune di Yogaville e ribattezza Doc Antle con il nome di Mahamayavi Bhagavan Antle.
La cosa è molto importante perché è proprio ispirandosi a Yogaville e al suo maestro supremo che Doc crea lo zoo di Buckingam, a pochi chilometri dalla realtà di Swami. Nel suo zoo new age, dove yoga e meditazione si alternano ai massacranti turni di lavoro per accudire ed addestrare gli animali esotici, Bhagavan – al tempo giovane molto carismatico e attraente, con una passione per i trucchi di magia – è il leader a cui tutti i sottoposti devono sottomettersi senza discutere.
Antle si fa chiamare ‘Doc’ ma ovviamente non è un dottore, non avendo mai conseguito alcuna laurea. A Yogaville praticava la cosiddetta medicina spirituale e millantava di avere appreso, nei suoi viaggi in Cina, i segreti della scienza mistica, qualsiasi cosa questo significasse.
Nel 1982 il piacente bellimbusto compra il suo primo cucciolo di tigre. “Do you want to pet my tiger?” (vuoi accarezzare la mia tigre?) è nel tempo diventato il leit-motiv con cui predava, tra il serio e il faceto, le giovani e attraenti ragazze in visita nel suo zoo. Che si ritrovavano ben presto nel suo letto (o nel retro dei suoi camion), o anche a lavorare come schiave per lui. Se non addirittura con la fede al dito…
La passione per le minorenni di un guru / predatore sessuale
Nel documentario originale Barbara Fisher, una sua ex assistente, raccontava dell’intervento di ingrandimento del seno a cui si era dovuta sottoporre per poter mantenere il posto di lavoro. In questo nuovo documentario le testimonianze al femminile abbondano a dismisura, descrivendo la forte fascinazione subita, l’harem creatosi all’interno dello zoo, gli abusi sessuali di varia natura ecc.
In particolare Radha, la sua ex seconda moglie, narra il vero e proprio rapimento messo da lui in atto (naturalmente con il consenso di lei) per sottrarla, ancora minorenne, alla custodia della madre. Radha aveva al tempo 14 anni (lui 25), ma già a 17 – avendo realizzato di essersi cacciata in un incubo – riuscì ad ‘evadere’ dalla prigionia in cui Doc Antle la teneva.
Betsy Brahmi Rogers (diventata ‘Brahmi’ in Yogaville) e Sumati Steinberg sono altre ex mogli che raccontano le sue bugie, i suoi tradimenti, le sue torture psicologiche. Ne esce il ritratto di un narcisista manipolatore senza morale e senza scrupoli e senza nemmeno quell’aria simpatica da stravagante buffone che Joe Exotic aveva.
Doc Antle, che non a caso di Joe è uno per così dire dei maestri, metteva in atto un lavaggio del cervello. Per cui chi lavorava per lui era convinto di stare da lui ricevendo un favore. Perché partecipare al ‘progetto di conservazione della fauna selvatica’, che era il suo zoo, era da considerarsi un privilegio – e basta.
Naturalmente molti cuccioli di felini morivano per le misere condizioni di vita. Altri venivano venduti o acquistati illegalmente e non mancavano atti di crudeltà gratuita. Nel 2020, Doc Antle è accusato di crimini vari contro gli animali. Alla fine il grande guru che predicava il ritorno alla natura non era che un altro trafficante di animali esotici.
Doc Antle e l’inquietante fenomeno Tiger King
Animali esotici e non solo: anche cocaina e marjiuana rendono assai bene. Il suo socio storico in questi affari, diventato poi suo braccio destro per anni allo zoo, è tale Mark Richard Topping. Un lavoratore, un socio, un amico – Mark era per Antle queste cose. In più con il passare del tempo era diventato un ottimo addestratore di tigri. Anche migliore di Doc Antle, a detta di esperti. Poi i due litigano per una questione di soldi: una somma consistente che Doc doveva a Mark. E Mark muore… più o meno misteriosamente.
The Doc Antle Story, come dicevamo, non è la continuazione di Tiger King: ne è piuttosto un capitolo a parte. Questa è la storia di un sociopatico che ha condotto un’esistenza unica. Facendo svariate vittime tra abusi sessuali e psicologici. Ponendosi al centro di un mondo fatto di yoga, cocaina, poliamore, spettacoli di magia con elefanti, tigri da addomesticare e sesso con minorenni…
Tiger King ha letteralmente scoperchiato una realtà la cui follia supera di gran lunga qualsiasi nostra invenzione fittizia. Una realtà che si è dimostrata ben più complessa e variegata di quanto credessimo all’inizio. E la domanda è quasi d’obbligo: cos’altro potrà ancora avere per noi in serbo questa realtà?
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