La prima stagione di The Serpent Queen (StarzPlay, 2022) ci racconta la violenta ascesa al trono di Caterina de Medici, regina di Francia del XVI secolo. “Medici Bitch” (La puttana de Medici), titolo del primo episodio, ci dà subito il polso di questa serie in costume che per stile e per certi aspetti può ricordare la recente The Great (cui abbiamo dedicato questa puntata del podcast e questo articolo) .
Creata da Justin Haythe e basata sul libro “Renaissance Queen of France” di Leonie Frieda, The Serpent Queen affonda le sue radici nell’odio e nel terrore che regnavano all’epoca.
Caterina de Medici, nata da un padre sifilitico e da una madre moribonda di febbre puerperale, rimane quasi subito orfana di entrambi i genitori. Nonostante sia una delle neonate più ricche al mondo, ha un’infanzia travagliatissima. Allevata prima da sinistre zie, viene poi sballottata di convento in convento, mentre gran parte del centro Italia è messa a ferro e fuoco dalle guerre, culminate nel cruento Sacco di Roma da parte dei lanzichenecchi.
Erede unica della potentissima Famiglia de Medici, Caterina diviene preda contesa tra i vari papi (che in quel periodo si succedono uno dopo l’altro), l’aristocrazia e il popolo. C’è chi la vuole viva e chi morta. Durante l’assedio di Firenze, quando ha solamente 8 anni, i ribelli estremisti propongono di esporla nuda sulle mura della città per farla massacrare dai nemici. Oppure di chiuderla in un bordello.
https://youtu.be/8IuxGUDIuNU
The Serpent Queen e le traversie di Caterina de Medici
Scampata a questo ennesimo pericolo, viene richiamata a Roma da suo zio, il novello Papa Clemente VII, che la manda in sposa al figlio del Re di Francia, il secondogenito Enrico II di Valois. Lì le sue traversie non sono finite.
Nonostante la prima notte di nozze venga “consumata con soddisfazione” a detta di tutti i testimoni (all’epoca si usava guardare i novelli sposi nel primo atto per accertarsi che tutto filasse dritto) Caterina ci metterà dieci anni a restare incinta. Complice anche il fatto che il marito era follemente innamorato della sua precettrice, Diane di Poitiers, di 19 anni più vecchia ma a cui lui sarà devoto per tutta la vita, anteponendola a Caterina persino nelle situazioni ufficiali.
Ignorata dal marito si farà strada a corte grazie alla sua grande cultura ed intelligenza. A 14 anni parla perfettamente italiano, francese, latino e greco. Diventa amica intima del padre di Enrico, Francesco I, Re carismatico e affascinante, che la ammette nel suo circolo privato. Per seguirlo nelle battute di caccia, Caterina “inventa” la cavalcata all’amazzone, che le permette di galoppare alla stessa velocità degli uomini.
Dopo 10 anni rimane incinta e dà ad Enrico dieci figli, uno dietro l’altro, ma lui non si staccherà mai dalla Poitiers, fino alla sua morte. Caterina sarà poi Reggente per i suoi figli e regnerà sulla Francia in uno dei suoi periodi più violenti e sanguinosi.
Donne calunniate (e odiate) nella storia
La Regina Nera divenne particolarmente impopolare a causa del grande massacro religioso avvenuto a Parigi nel 1572 e ricordato come La Notte di San Bartolomeo o Strage degli Ugonotti. Un evento tragico che in realtà lei aveva tentato di evitare in ogni modo. Per tutta la sua vita cercherà di mediare tra Cattolici e Protestanti. Ma verrà immortalata nei dipinti e nelle cronache come la megera demoniaca invischiata in odi religiosi.
The Serpent Queen ci racconta la sua vita grazie allo stratagemma narrativo dei flashback. Una regina adulta e navigata (Samantha Morton, la Alpha di The Walking Dead) si alterna ad un’adolescente in lotta per la vita (Liv Hill). Facendoci perfettamente capire quanto fosse difficile l’esistenza di una donna all’epoca. Anche se ricca e potente.
Per certi versi la fama di Caterina ricorda quella di Lucrezia Borgia (di cui abbiamo parlato nell’articolo sulla serie Borgia). Donne intelligenti e benvolute dai potenti dell’epoca che vennero poi odiate nel corso della storia. Ricordate dagli annali come malefiche avvelenatrici, in grado di manipolare intere corti. La serie, oltre ad enfatizzare la “leggendaria” crudeltà della Regina, si focalizza in particolare sul suo presunto utilizzo della Magia Nera.
Dall’Italia, oltre a poeti ed artisti, Caterina aveva fatto arrivare anche il suo mago personale, Cosimo Ruggeri. In The Serpent Queen appare come un losco individuo, un misto tra un guru vudù e un barbone girovago, responsabile di misteriose morti e sventure di corte. In realtà Ruggeri fu un intellettuale finissimo, esperto di astrologia giudiziaria (più che di magia nera). Una “scienza” che gli permise di diventare il consigliere politico di Caterina per quasi tutta la sua vita.
Cosa manca in The Serpent Queen
Senz’altro una grande carenza della prima stagione di The Serpent Queen è di non aver dato a Caterina e alla sua corte il giusto riconoscimento intellettuale. Dopo aver descritto magnificamente i preparativi per la sua dipartita francese tra stoffe, trucco, tessuti e altre raffinatezze, la serie tende a diventare piatta. Povera anche di risorse. Nelle lunghe sequenze degli episodi a corte la regina appare sempre sola nella sua stanza, spesso a fissare il vuoto. Niente feste, libri, artisti e manicaretti. Peccato!
In realtà, Caterina De Medici portò in Francia l’uso della forchetta (sì, prima mangiavano con le mani) e una vasta gamma di nuovi cibi e leccornie. Sembra che al suo banchetto nuziale per la prima volta apparvero il sorbetto e tante altre novità poi adottate dalla cucina francese. La sua biblioteca personale conteneva più di 2000 volumi. Fu un’inarrestabile protettrice delle arti e della letteratura.
The Serpent Queen rimane molto superficiale sull’aspetto culturale di Caterina, limitandosi a dipingerla come le stesse cronache dell’epoca ce la riportano. Resta però una serie affascinante per la sua capacità narrativa – a tratti deliziosamente pop.
Speriamo che la 2 stagione si attenga alle parole di Kathryn Busby, presidente della produzione Starz. Che, annunciando l’imminente seguito, ci assicura:
“La storia di Caterina De Medici è il connubio perfetto della nostra idea di serie al femminile, e la brillante interpretazione di Samantha Morton di questa regina spietata, affascinante e astuta è il fulcro dell’intera produzione. Non vediamo l’ora di svelare di più della sua incredibile vita e del suo regno nella seconda stagione, che promette di essere ancora più provocatoria e sublime”.
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