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The Sandman: troppo carina per essere interessante | 5 minuti 1 serie
The Sandman, podcast | Puntata a cura di Untimoteo.
A più di 25 anni dalla conclusione della serie a fumetti regolare, Netflix e Warner Bros propongono la prima stagione di The Sandman, uno dei progetti più ambiziosi di questo 2022. Tratta dall’omonimo fumetto stampato tra il 1991 e il 1996 e poi continuato con diversi numeri singoli e miniserie, il primo ciclo di episodi televisivi segue punto per punto la sua controparte su carta, con qualche minima differenza.
Purtroppo però non riesce a imprimersi nell’immaginario dei suoi spettatori. La serie televisiva è un compitino eseguito egregiamente dal punto di vista tecnico e filologico. Ma senza quell’anima oscura e imperfetta che ha reso le storie su carta uno dei fenomeni di culto degli anni ‘90.
“5 minuti 1 serie” è il format del podcast di Mondoserie che racconta appunto una serie in poco più di cinque minuti (o meno di dieci!). Senza fronzoli, dritti al punto.
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The Sandman e la mitologia di Neil Gaiman
Nel 1991, lo scrittore Inglese Neil Gaiman, reduce dai successi di critica per le opere Violent Cases e Black Orchid in coppia con l’artista Dave McKean (autore anche delle splendide copertine di The Sandman), viene chiamato dall’editor della D.C. Comics Karen Berger per lanciare una serie di fumetti con tematiche adulte.
The Sandman originale era un misconosciuto eroe degli anni ‘40, un detective pulp armato di maschera antigas e pistola soporifera. Gaiman stravolge le origini del personaggio. Quel Sandman non era altro che un comune mortale ispirato nei suoi sogni da Dream, uno degli Eterni, durante la lunga prigionia di quest’ultimo ad opera dell’occultista Roderick Burgess.
Gli Eterni (Endless) sono la personificazione dei sentimenti umani e del loro ciclo esistenziale. Figli di Night & Time, sono esseri il cui aspetto varia da chi li incontra, in base alla propria cultura. Sono più che divinità. Nella mitologia di Neil Gaiman gli dei esistono fintanto che qualcuno crede in loro. Gli Endless invece continuano ad esistere dall’alba dei tempi, indipendentemente dalle sorti dell’umanità e di tutte le altre civiltà precedenti che hanno visto nascere e perire. Pur essendo infiniti, la loro personificazione non è immortale. Infatti gli Eterni possono essere catturati, feriti, forse uccisi.
Chi sono i sette Endless e cosa rappresentano
In tutto gli Endless sono sette:
DESTINY: il più vecchio dei fratelli. È cieco ma vede ogni cosa in ogni momento, regna sul destino e comanda sul libero arbitrio. Il suo sigillo è un libro a cui è incatenato e che riporta l’intera storia passata, presente e futura dell’universo.
DEATH: la secondogenita. In genere ritratta come una bella giovane dai modi allegri e gentili. Il suo ruolo è quello di regolare la vita nei mondi. L’aspetto nei fumetti è stato ispirato dalla modella Cinamon Hadley. Il suo sigillo è l’ankh egizio.
DREAM: sovrano del reame dell’inconscio, dei sogni e dei confini con la realtà. È il protagonista della serie. Per il suo aspetto, l’ispirazione era Ian Curtis, cantante dei Joy Division. Il suo sigillo è l’elmo.
DESTRUCTION: detto il Prodigo. Schiacciato dalle responsabilità della sua personificazione (distruzione e creazione), questo fratello ha abbandonato il proprio posto 300 anni fa. Il suo sigillo è la spada.
DESIRE & DESPAIR: i due gemelli, Desiderio e Disperazione, rappresentano l’insoddisfazione dell’Ego fino alla follia. Uno/a ha l’aspetto di un androgino, l’altra di una donna sciatta e autolesionista. I loro sigilli sono un cuore di vetro e un anello uncinato.
DELIRIUM: la più piccola degli Endless, appare come una piccola adolescente tossicodipente in crisi di astinenza. Un tempo era Delight (Delizia) ma un evento traumatico l’ha cambiata. Il suo regno è un caleidoscopio di follia. Il suo sigillo una spirale di colori.
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