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The Glory: la vendetta come ragione di vita | 5 minuti 1 serie
The Glory, podcast | Puntata a cura di Untimoteo.
La serie coreana The Glory (Netflix 2023, 16 puntate) racconta una storia crudele, con sfumature grottesche. Che stigmatizza il divario sociale tra le classi ricche e quelle povere, fa emergere la piaga del bullismo fra i giovani e propone la legge del taglione come unica soluzione per sfuggire ai traumi del passato. Ma se il vecchio proverbio afferma che la vendetta è un piatto va gustato freddo, nulla dice sul suo sapore amaro…
La mente corre ad altre due serie provenienti da quella terra: Squid Game e la meno nota ma più affascinante Hellbound (ne abbiamo parlato qui). Oltre alla Trilogia della vendetta, una serie di film del regista Park Chan-wook, oggetto di culto per i cinefili di tutto il mondo: Sympathy for Mr. Vendetta, Oldboy e Lady Vendetta.
“5 minuti 1 serie” è il format del podcast di Mondoserie che racconta appunto una serie in poco più di cinque minuti (o meno di dieci!). Senza fronzoli, dritti al punto.
The Glory: dal bullismo alla tortura
Protagonista della storia è Doung-eun, una giovane donna con alle spalle un passato triste di abusi e sofferenze. L’origine delle sue ferite è da ricercarsi durante l’adolescenza, quando frequentava una prestigiosa scuola di Seoul. Lì, tre rampolli dell’alta società e i loro due lacchè si divertivano a tormentare le ragazzine più deboli e povere.
Doung-eun veniva ripetutamente offesa, umiliata, picchiata e persino ustionata con una piastra per capelli. Solo per il sadico piacere di Yeon-jin, leader bella quanto crudele del gruppetto di bulli. In un crescendo di efferatezza alla nostra protagonista viene interamente deturpato il corpo, ad eccezione del volto.
Sfigurata nel fisico, incapace di denunciare le torture subite a dirigenti paurosi di schierarsi contro delle famiglie potenti, rinnegata dalla madre alcolizzata, Doung-eun compie i lavori più umili, continua i propri studi e nel frattempo elabora un intricato piano per rovinare per sempre la vita dei suoi aguzzini. Ad aiutarla in questa impresa, una casalinga stanca delle percosse da parte del marito e un giovane medico anche lui con il suo fardello di traumi del passato.
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Un’economia fortissima, una società in crisi
In Squid Game (qui il podcast dedicato), in Hellbound e ora in The Glory il messaggio di fondo è lo stesso. Che in questa Corea moderna e, per associazione nel mondo capitalista odierno, chi ha il denaro può tutto. Siede in prima fila per godere delle disgrazie umane, aizza i poveri contro i poveri, strumentalizza le istituzioni per il proprio vantaggio.
In parole semplici la ricchezza è sempre e comunque al di sopra delle regole. Di conseguenza il messaggio che ne deriva è che la legge, intesa come il sistema che dovrebbe garantire uguaglianza di opportunità e trattamento a tutti i cittadini, ha fallito.
Non rimane che la vendetta privata e una fitta rete di alleanze clandestine per rovesciare un sistema che viene percepito come irrimediabilmente marcio e corrotto. Segno questo che la Corea del Sud sta vivendo una grandissima prosperità economica cui però fa da contraltare un pessimismo riguardo i valori sociali della sua popolazione.
Nuove religioni nella società coreana: Hellbound
La società delle ineguaglianze: Squid Game