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Space Force: l’eccellente delusione di una sit-com | 2 voci, 1 serie
Space Force, podcast | Puntata a cura di Jacopo Bulgarini d’Elci e Livio Pacella.
In questo podcast parliamo di una serie – un po’ commedia da ufficio e un po’ satira militare – rivelatasi ahinoi una cospicua delusione. Esaurita peraltro in due stagioni per 17 episodi (Netflix, 2020 e 2022), visto che subito dopo è stata cancellata. Space Force (qui il nostro pezzo sulla serie) è infatti una farsa gradevole – ma che non riesce ad affondare il colpo. Nonostante cast e mezzi. Ottimi gli autori: Steve Carell (The Office) e Greg Daniels (Parks and Recreation). Fantastici gli attori: oltre a Carell, tra gli altri, il sempre sublime John Malkovich (The New Pope), Ben Schwartz e Lisa Kudrow (Friends).
Sulla carta era un incrocio appunto tra The Office, non solo per la presenza di Carell, e la leggendaria MASH. Ma solo sulla carta. Perché della prima non ha la levità, la demenza, la memorabilità di infiniti riuscitissimi sketch, il campionario splendido di umane sgradevolezze. Della seconda non ha la capacità surreale e graffiante di dissacrare i dogmi del militarismo.
“2 voci, 1 serie”: dialoghi sulle cose che ci piacciono, o ci interessano, nel podcast di Mondoserie.
Una parodia trumpiana
Lo show nasce come parodia di una delle più ridicolizzate decisioni di Trump. L’istituzione, appunto, della Space Force, a fine 2019. Il sesto ramo delle forze armate statunitensi. Che va ad affiancarsi all’Esercito, alla Marina, all’Aviazione, ai Marines, alla Guardia Costiera. La scelta viene accolta con sarcasmo dai massimi ufficiali americani: compreso quello chiamato, suo malgrado, a dirigere il nuovo soggetto. Il patriottico e solerte ma poco duttile generale a quattro stelle Mark Naird (Carell). Cui gli alti comandi affidano un compito: vincere la nuova competizione spaziale, in primis con la Cina, e riportare astronauti americani sulla Luna entro il 2024 (“boots on the moon!”).
Naird si trasferisce con la famiglia in mezzo al nulla in Colorado. Cosa veritiera: il quartier generale della reale Space Force si trova nella Peterson Air Force Base (Colorado). La moglie (Kudrow) finisce in galera, la figlia nei guai. Lo stesso generale non se la passa bene, a capo di un team a dir poco sgangherato. Tra il capo scienziato Mallory (Malkovich), eccentrico, pacifista, narcisista. Il fatuo e incompetente social media manager Tony Scarapiducci (Schwartz). E poi spie, rivali, avversari interni, nemici esterni, collaboratori drammaticamente incompetenti. E in più lo spettro della politica, le insidie degli special interest privati, le trappole dell’opinione pubblica e dei mass media.
Di portate, insomma, ce ne sarebbero. Ma il banchetto purtroppo non riesce. Rimane solo, per così dire, nelle intenzioni del menù.
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