Shiny_Flakes: The Teenage Drug Lord è un documentario tedesco Netflix (2021), che racconta l’incredibile storia di Maximilian Schmidt. Storia che ha ispirato la serie (targata ancora Netflix) How to Sell Drugs Online (Fast) – Come vendere droga online (in fretta). Il documentario biografico, della durata di 97 minuti, è stato scritto e diretto – assieme a Michael Schmitt – da Eva Müller. E ruota intorno alla narrazione in prima persona – durante il carcere e poi agli arresti domiciliari – del giovanissimo protagonista di questa assurda storia. Maximilian Schmidt, conosciuto online con lo pseudonimo di Shiny_Flakes.
Nel febbraio 2015, le forze speciali della polizia tedesca irrompono in un appartamento di Lipsia, convinte di doversi confrontare con una pericolosa banda di spacciatori internazionali armata fino ai denti. Si troverà invece nella cameretta di un ventenne che vive ancora con la madre in un anonimo condominio. Solo che il ragazzo in questione, nella sua cameretta, ha quintali e quintali (sic) di droghe d’ogni tipo. Dalla cocaina alla metanfetamina, dall’ecstasy all’LSD, dalla marijuana ai farmaci su prescrizione…
Si tratta del più grande sequestro di stupefacenti nella storia della Germania. Un vero e proprio impero della droga creato e gestito da un unico ragazzo, attraverso un sito web e grazie al servizio postale tedesco, che nell’arco di 14 mesi ha creato un flusso di stupefacenti dal valore di quattro milioni di euro circa… Le forze dell’ordine sono semplicemente incredule.
Drug Nerd Lord
Shiny_Flakes indaga, come si diceva, la storia da cui è tratta la serie Come vendere droga online (in fretta): le differenze sono però assai marcate. Nella finzione seriale l’adolescente Moritz Zimmerman realizza questo ambizioso progetto di commercio di droga online per fare nuovamente colpo sulla ragazza che lo ha lasciato, mettendosi con lo spacciatore della scuola. E riesce a realizzarlo grazie all’aiuto del suo migliore amico Lenny, che ha bisogno di soldi per poter combattere la sua malattia.
Questi due ragazzi – più o meno moralmente giustificati dai loro obiettivi – si troveranno ben presto a dover gestire un business che di giorno in giorno si fa sempre più colossale, raggiungendo guadagni da capogiro… E questa seconda parte di sintesi della trama – ovvero la difficile gestione del vertiginoso aumento della domanda in poche settimane – già corrisponde di più alla storia originale, quella di Maximilian.
Un ragazzo che non aveva però né morose né amici. Un classico nerd amante dei computer (suo il motto nerd oggi, boss domani), davanti cui trascorre gran parte delle ore della sua giornata. Senza quasi nemmeno più incrociare la madre – indefessa lavoratrice – che si limita a lavare, di tanto in tanto, anche i suoi panni sporchi. Ma che ignora completamente la losca attività del figlio. Perché Maximilian in quella casa è sostanzialmente autonomo. E la madre non entra in camera sua da parecchi mesi.
Shiny_Flakes: The Teenage Drug Lord. Le origini
Nel 2013, dopo aver visitato il famoso sito clandestino Silky Road – dedito all’e-commerce di tutti i tipi di droga – decide che lui è in grado di crearne uno migliore. Più sicuro e più efficiente. Si fa due conti. Non solo gli sembra fattibile come scommessa, ma anche altamente remunerativa. Decide di rivolgersi ad un grossista – sempre tramite dark web – e fa i suoi primi acquisti. Il suo primo investimento.
Da sottolineare come Maximilian, alias Shiny_Flakes, all’epoca non fosse, né poi ha mai dato segno d’esserlo diventato, un consumatore di droga. Nella sua testa si è sempre e solo trattato di un’operazione squisitamente commerciale. Del resto, com’è che si dice nell’ambiente dei pusher? Che la prima regola – se vuoi guadagnarci soldi veri – è che non devi mai e poi mai consumare il tuo prodotto. Al limite testarlo – ma anche per quello, sarebbe più opportuno rivolgersi ad un habitué.
In poche settimane il sito – Shiny_Flakes – è online. E in poche ore arrivano le prime richieste. Maximilian è metodico e rigoroso: si è già munito degli strumenti per imbustare il prodotto e per affrancare le spedizioni – il tutto sempre in forma anonima, sì che niente possa essere a lui in un secondo momento ricondotto.
Pagamento anticipato, in bitcoin. Il sito garantisce che i nominativi degli acquirenti vengano cancellati una volta effettuata la spedizione. Questa ahimè si rivelerà una menzogna bella e buona. Il motivo? Paradossalmente, vanità. Maximilian rimane incantato nello scorrere il quantitativo formidabile di ordini che gestisce per mezzo di una semplicissima tabella Excel.
Come giocare a fare Dio
Ordini che, giorno dopo giorno, vanno esponenzialmente crescendo. Eroina a parte – che per qualche motivo Shiny_Flakes non tratta, perché ‘non può portare niente di buono’ (ma inspiegabilmente tratta il Fentanyl, il flagello raccontato in Dopesick, e altri oppiacei da prescrizione), nel sito c’è la possibilità di acquistare praticamente ogni narcotico esistente. Le recensioni, soprattutto nei primi tempi – in cui da solo Maximilian riusciva ancora a stare dietro a tutte le ordinazioni, che dalle decine quotidiane passano velocemente alle centinaia (diverranno poi in fretta decine di migliaia!) – sono a dir poco entusiaste.
A raccontarcelo, leggendole con un sorrisetto soddisfatto che proprio non riesce a cancellare dal volto, è lo stesso Maximilian, in carcere da qualche anno. Che, a differenza dei protagonisti della serie fiction, inizia la sua avventura da signore della droga quasi per gioco – una scommessa con se stesso. “Voleva giocare a fare Dio” verrà detto durante il processo.
Processo che lo condannerà a soli sette anni di reclusione, vuoi perché minorenne all’inizio dell’attività criminale, vuoi perché lo psicologo del tribunale lo ritiene affettivamente immaturo. Vuoi perché, individuati tutti i suoi acquirenti grazie alla succitata tabella Excel, Maximilian non ha alcuna difficoltà a rendersi disponibile per testimoniare contro tutti. Alla faccia dell’anonimato online.
Quando infine viene a sapere che Netflix ha intenzione di girare un documentario sulla sua storia, non ci pensa due volte: non solo accetta entusiasticamente di raccontare la sua versione, ma addirittura – messo ai domiciliari – propone di girare lui stesso in prima persona le scene di ricostruzione dell’accaduto (sic). Arresto compreso, momento la cui messinscena definirà catartica.
Shiny_Flakes: una realtà alla luce del sole
Singolare personalità quella di Maximilian, che senza fatica si potrebbe indicare come narcisistica e sociopatica… Il ragazzo – tuttora ventenne – racconta la sua avventura senza mai riuscire a nascondere orgoglio e soddisfazione. Vero è che, una volta finito sulle prime pagine di tutti i giornali tedeschi, l’adolescente signore della droga è diventato un vero e proprio mito per i giovani (tossici) della sua nazione, tanto che si sono costituiti dei sedicenti gruppi di liberazione per Shiny_Flakes, con l’obiettivo di farlo evadere dal carcere (sic).
La polizia tedesca era venuta a conoscenza di questo faraonico giro postale di stupefacenti grazie ad alcune spedizioni finite nelle mani sbagliate, ovvero quelle degli onesti cittadini.
Ma la cosa davvero più stupefacente è che Shiny_Flakes fosse un sito in chiaro – non accessibile solo dal dark web – alla luce del sole, per così dire. Una sorta di Amazon – con le recensioni dei clienti! – in cui potevi comprare meth, crack, lsd, ecc. Ed è stato lì per più di un anno, gestito dalla cameretta di un solo ragazzino, nell’appartamento della madre…
Quando al posato Maximilian viene chiesto come sia stato possibile che la sua famiglia non si sia mai accorta di ospitare nella sua camera una centrale di spaccio internazionale, lui risponde senza battere ciglia: “Quale famiglia?”. Alla conferenza stampa la polizia tedesca aveva un bel vantarsi del più grande sequestro di droga mai compiuto in Germania. Forse avrebbe dovuto vergognarsi di aver permesso una realtà così singolare e paradossale, alla luce del sole…
Orsetti gommosi tra mittenti e milioni inesistenti
In più gli inquirenti sono riusciti ad accedere solo ad uno dei conti cifrati di Maximilian (tra i tre ritrovati, potrebbero in realtà essere molti di più) – contenente oltre 300.000 euro. Mancherebbero dunque all’appello svariati milioni di euro, dato che il ragazzo non si è mai dato a spese folli, o anche solo fuori dall’ordinario. Milioni che il nostro nega di possedere o che anche solo siano mai esistiti…
Al suo apice, il sito web Shiny_Flakes.com riceveva all’incirca 15.000 ordini al giorno (sic), da tutte le parti del mondo. Colombia compresa – cosa che lascia stranito il nostro stesso narratore… Maximilian, che riceve naturalmente sempre più pacchi dal suo fornitore, imballa gli ordini, e invia un quantitativo sempre più vertiginoso di spedizioni tramite il servizio postale ed altre apposite agenzie private, con una moltitudine di indirizzi del mittente – tutti inesistenti. Un sistema semplice e geniale, che si avvale spesso di corrieri internazionali, garantendo così la massima sicurezza. Alla fine si trattava di pacchi anonimi consegnati da onesti lavoratori, con l’unica differenza – rispetto agli altri pacchi – che in questi c’erano grammi, etti, o addirittura chili di droga…
Nei suoi pacchetti Shiny_Flakes ha persino l’ardire di inserire gratuitamente delle confezioni di orsetti gommosi. Una specie di firma, giusto così – per personalizzare il servizio… Chi è Shiny_Flakes? Quello degli orsetti gommosi – e della meth che, sparata in vena, ti fotte il cervello da quanto è buona…
Shiny_Flakes: The Teenage Drug Lord – un’altra storia
Orsetti gommosi a parte, Maximilian fatica molto a stare dietro a tutte le richieste.
Dopo un anno di attività ha ormai accumulato notevoli arretrati e – come se questo non bastasse – è anche entrato nel radar delle forze dell’ordine. L’arresto del suo fornitore avrebbe già dovuto metterlo in guardia.
Ma il ragazzo – per quanto abile nel coprire le sue tracce digitali – da diverso tempo mangia pochissimo e non dorme quasi più, per riuscire a soddisfare tutte le richieste dei suoi clienti. Praticamente non riesce più nemmeno a distinguere il giorno dalla notte… Insomma, Maximilian – che continua a lavorare come un automa sul suo progetto commerciale – ha ormai smarrito la sua lucidità. Convinto di aver già preso ogni possibile precauzione, non vede arrivare il vero pericolo. E ciò che deve accadere, accade.
Da quanto era stanco, vive addirittura i momenti immediatamente successivi al suo arresto come momenti di liberazione. Per la prima volta da più di un anno può smettere di lavorare come un pazzo… Può anzi prendersi una lunga pausa. E raccontare finalmente la sua storia – cosa che inizialmente fa, davanti agli inquirenti, con una sorta di entusiastico orgoglio per quanto realizzato.
Maximilian Schmidt, il ventenne che in Shiny_Flakes: The Teenage Drug Lord racconta la sua storia recitando la sua stessa parte, è senza dubbio un sociopatico con grandi carenze affettive. “In realtà è una persona molto gentile ed è esattamente il problema che avevamo noi: un bravo ragazzo che però fa qualcosa di molto criminale […]” – diranno di lui gli inquirenti. Ma è evidente che la luce che brilla nei suoi occhi mentre racconta il suo passato – per quanto lui si ostini a negare questo riguardi anche il suo presente – è una luce che ci racconta un’altra storia.
L’insostenibile leggerezza del presente
Maximilian è stato scarcerato a metà del 2019, dopo aver scontato 4 anni e 7 mesi in un carcere minorile (nonostante all’arresto fosse già maggiorenne). A differenza di prima, ora – in libertà vigilata – sembra avere amici e anche una fidanzata. Sembra tranquillo, dice di lavorare negli uffici di un parcheggio (anche se questa potrebbe sembrare una maliziosa metafora in codice), e nega di avere da parte soldi accumulati dal suo precedente impero (ovvero, ipoteticamente, milioni di euro).
Certo, non si è mai sentito in colpa per quello che ha fatto: secondo il suo ragionamento – che non manca di una certa logica – se i tossici non avessero preso la droga da lui, l’avrebbero presa altrove… Maximilian sembrerebbe però aver cambiato vita. Così dice anche lo psicologo incaricato dal tribunale di valutare la questione del suo rilascio. Anche se la luce nei suoi occhi sembrerebbe a volte dirci il contrario.
E nel marzo 2021 Maximilian è nuovamente posto sotto inchiesta, assieme ad altre persone, con l’accusa di gestire un nuovo commercio online di stupefacenti. Il documentario si chiude però specificando che nessuna accusa è stata poi formalmente mossa contro Schmidt…
Shiny_Flakes: The Teenage Drug Lord è un documentario in un certo qual senso al cubo. Al di là dell’incredibile vicenda di base, in questo show i piani tra realtà e finzione vanno irrimediabilmente mescolandosi – in virtù del protagonista che recita la sua stessa parte. Ma non si tratta solo di questo. Anche verità e menzogna sono soggette ad una potente miscela, nella misura in cui Maximilian rivela il suo passato ma nasconde il suo presente… Ed infine nella misura in cui sembra ammiccare, per il puro vanesio piacere di poterlo fare, dicendo mezze verità, luoghi comuni, frasi ambigue… Lasciando sempre intendere – o meglio, sottendere – con quel suo diabolico sorrisetto, che questo stesso documentario è ancora lontano dal dire pienamente quanto è accaduto.
E ancor più – quanto sta tuttora accadendo…
Un altro documentario, una storia di droga totalmente diversa: Life of Crime