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Sciame (Swarm): il furore bacchico della fanbase | 5 minuti 1 serie
Sciame – Swarm. Podcast | Puntata a cura di Untimoteo.
Swarm – Sciame è una serie Tv in 7 episodi, proposti da Amazon Prime Video, ideata e prodotta da Donald Glover (Atlanta, Community) e Janine Nabers.
Un’opera che esplora il rapporto morboso tra le celebrità e i loro fan. Demolendo contemporaneamente la figura romantica del serial killer, restituito ad una dimensione patetica e grottesca. Una narrazione che non fa sconti da parte di due autori che non ci tengono affatto ad accattivarsi il pubblico.
“5 minuti 1 serie” è il format del podcast di Mondoserie che racconta appunto una serie in poco più di cinque minuti (o meno di dieci!). Senza fronzoli, dritti al punto.
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Swarm e la “killer bee”
Swarm inizia sempre con un disclaimer provocatorio: “Qualsiasi somiglianza con persone reali, vive o morte, o eventi reali, è intenzionale”. Siamo di fronte quindi a un docu-drama? Ci sono evidenti riferimenti a eventi realmente accaduti alla popstar Beyoncé. Ma cercare conferme all’interno della serie è completamente inutile. Gli showrunner giocano a confondere le acque, mescolando i generi, oscurando volontariamente nomi e immagini chiave. E persino fornendo un numero verde di segnalazione a cui risponde veramente qualcuno. Una sottile beffa confezionata ad arte.
Andrea, detta Dre, Greene è una giovane donna che vive di piccoli lavoretti che non le permettono neppure di pagare l’affitto del suo piccolo appartamento. Nonostante le sue finanze siano sempre in rosso, però, la nostra è talmente appassionata della cantante Ni’Jah da spendere compulsivamente migliaia di dollari in biglietti e pass per stare sempre più vicino alla sua beniamina. Tutto il suo mondo gira attorno a questa ossessione.
Dre è fa anche parte della comunità online Swarm, Sciame, un vero e proprio esercito di fan che hanno eletto Ni’Jah come propria ape regina e di cui si vedono come i protettori nelle dispute sui social. Lo Sciame interviene le discussioni in cui questa neppure troppo velata rappresentazione di Beyoncé viene offesa, o per lo meno messa in discussione, e risponde con insulti e minacce.
Alle volte, inoltre, segnala le abitazioni degli haters della loro regina. E Dre li va a trovare…
La furia della baccante
Dre è interpretata da una sublime Dominique Fishback. Goffa, schiva, introversa, apparentemente inoffensiva, in un attimo Dre diventa una furia della natura, una Valchiria affamata di carne e sangue. Se il serial killer maschio di solito viene rappresentato come un affascinante vampiro, un perverso Apollo che prima irretisce e poi consuma le sue vittime, Glover e Nabers perpetuano la figura della serial killer donna dionisiaca.
Alla razionalità, alla cultura e al metodo di Hannibal, Dre si oppone con la furia imprevedibile della baccante che smembra con inaudita ferocia le sue vittime. E che nel suo furore cieco non risparmia neppure le sue sorelle, come nello splendido episodio 4 Running Scared. In cui primeggia per bravura con una Billie Eilish assolutamente convincente nella sua prima prova d’attrice.
La Fishback picchia senza grazia, spara con noncuranza, investe e ripassa sopra un corpo con l’automobile quasi più per distrazione che per sadismo, ammette con il sorriso di una bimba il piacere che prova quando versa del sangue. Gli assassinii di Dre potrebbero essere comici, se non fossero così inquietanti, così malati e così materici.
Sembra di sentire l’odore del sangue e della carne, la disgustosa scia di aromi artificiali dei quintali di junk food che consuma con una voracità inestinguibile.
Di Donald Glover, abbiamo raccontato Atlanta