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Rorschach: un disturbante thriller sociopolitico | Fumetto
Puntata a cura di Untimoteo.
Scritta da Tom King e disegnata dal catalano Jorge Fornés, la miniserie a fumetti Rorschach rappresenta una delle migliori opere ispirate al mondo descritto da Alan Moore nel celeberrimo Watchmen. E si collega all’omonima, splendida, serie tv del 2019 creata da Damon Lindelof per HBO (di cui abbiamo parlato qui nel podcast).
Un thriller che cerca di ricostruire i moventi di due aspiranti attentatori al candidato repubblicano per la presidenza: una cowgirl della provincia survivalista e un fumettista autoesiliato che indossa la maschera del vigilante Rorschach. Questa miniserie a fumetti è una riflessione sul pericoloso filo che lega media, società e politica.
Uno specchio inquietante della modernità.
“Fumetto” è il formato del podcast di Mondoserie dedicato al mondo dei fumetti. Dai grandi classici alle opere più recenti. Italiani, orientali, occidentali.
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Watchmen e i suoi epigoni
Nel 1985 la Detective Comics affida all’allora emergente Alan Moore il compito di scrivere una miniserie per integrare nel proprio universo i personaggi appena acquisiti dalla fallita casa editrice Charlton. Moore, senza alcuna esitazione, immerge questi eroi in un bagno di sangue e nevrosi revisioniste che atterrisce i dirigenti della DC. Intuendo la grandezza letteraria dell’opera, viene comunque data carta bianca al bardo di Northampton per la creazione ex novo di un intero universo, i cui protagonisti fossero ispirati a quelli della Charlton. Nascono così The Comedian, Silk Spectre, Night Owl, Dr Manhattan e, naturalmente, Rorschach: i Watchmen.
Moore delinea un mondo alternativo inquietante, in cui la guerra fredda è giunta ai massimi livelli, Nixon è al suo quinto mandato, i superuomini americani hanno raso al suolo il Vietnam e il famoso orologio dell’apocalisse nucleare è vicino al suo rintocco finale.
Sotto le mentite spoglie di un thriller, Watchmen è un affresco a tinte fosche sul potere e sulla corruzione dell’animo umano, una discesa negli inferi della paranoia e della menzogna, delle frustrazioni e delle perversioni, dell’impotenza e della perdita dell’umanità. Un’opera complessa e stratificata che ha fatto incetta di premi, inaugurato uno stile di scrittura mai più eguagliato e su cui sono stati versati fiumi di inchiostro.
E che, alla faccia di un mondo creato ad hoc per essere distrutto, è stato integrato alla grande nel Dc universe allo scopo di venire sfruttato fino all’osso.
Tom King, il re Mida del fumetto americano
Ex agente operativo della sezione antiterrorismo della CIA, dal 2012 ad oggi Tom King inanella una serie di comics best seller destreggiandosi tra più generi. Sotto la sua penna l’ex Robin, Dick Grayson, diventa un agente segreto protagonista di storie ad altissima tensione, Batman si riavvicina alla sua origine di detective.
Human Target si rivela un divertente noir anni ‘50 che alza il velo sulla vuota idiozia glam di supereroi molto più vicini alle star di hollywood che agli ideali che dovrebbero incarnare. Supergirl, la donna del domani fonde Western e Fantasy con una naturalezza sconcertante.
Non solo. King è anche l’ombra dietro a due delle migliori produzioni seriali del Marvel Cinematic Universe. The Visions è una straziante storia di orrore domestico che ha fornito l’ossatura alla bella serie WandaVision. E nel Loki di Michael Waldron si ringrazia proprio King per una storia scritta e mai pubblicata: Loki for America. Che nella mente dello scrittore avrebbe immerso il Dio degli inganni in una corsa per la presidenza a metà tra Game of Thrones e House Of Cards.
Ascolta la putata del podcast dedicata a Watchmen!