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Ripley, demone parassita o angelo sterminatore? | 5 minuti 1 serie
Ripley, podcast | Puntata a cura di Untimoteo.
Con le sue 8 puntate da un’ora, Ripley si è imposta come una delle più piacevoli sorprese tra le serie del 2024. Fotografia e regia sono degne dei migliori prodotti d’autore. La storia, pur con un ritmo non certo vertiginoso, riesce a tenere sempre alta la tensione. E infine un cast brillante, su cui spicca il protagonista Andrew Scott. Un thriller avvincente e lontano dagli schemi abituali.
Tom Ripley è un piccolo truffatore di New York che campa di espedienti. Pur dotato di un certo intricato ingegno, sono più le volte in cui viene scoperto che i raggiri andati in porto. Attorno a lui la Grande Mela inizia a farsi terra bruciata. Finché, per puro caso, un ricco armatore ha per lui un particolare incarico. Mr. Greenleaf lo crede infatti erroneamente amico intimo del figlio Dickie, uno sfaccendato aspirante artista che da tempo vive a spese della famiglia nella costiera amalfitana. A Ripley spetta di raggiungere il giovane e convincerlo a tornare a New York per riabbracciare le proprie responsabilità. Tom parte quindi alla volta dell’Italia e si insinua velocemente nella vita di Dickie Greenleaf e della sua fidanzata Marge.
Naturalmente Ripley non ha nessuna intenzione di riportare a casa Dickie. Anzi, è suo preciso intento sfruttare fino in fondo le risorse dell’ingenuo ereditiere, in barba alle diffidenze di Marge e ai sospetti degli amici. Tom vuole la vita del giovane Greenleaf e sarà disposto a tutto pur di ottenerla…
“5 minuti 1 serie” è il format del podcast di Mondoserie che racconta appunto una serie in poco più di cinque minuti (o meno di dieci!). Senza fronzoli, dritti al punto.
Andrew Scott, il Ripley perfetto
Tom Ripley fa parte della schiera di quei personaggi che appartengono all’immaginario letterario grazie al romanzo Il Talento di Mr. Ripley, dato alle stampe nel 1955 da Patricia Highsmith. Molti conoscono di più l’omonimo film del 1999, diretto da Anthony Minghella e con un cast stellare: Jude Law, Kate Blanchett, Gwyneth Paltrow e protagonista Matt Damon. Rispetto all’ammiccante gigioneria del divo hollywoodiano, l’intensa performance di Andrew Scott è però tutt’altra cosa…
Salito alla notorietà con la serie Sherlock, nei panni dell’eterno rivale del detective interpretato da Benedict Cumberbatch, ovvero il mitico Moriarty, poi consacrato con un altro personaggio iconico della serialità recente, ovvero il prete sexy (hot priest) di cui si innamora Phoebe Waller Bridge in Fleabag, Scott è un attore con un solido background teatrale. Per gli appassionati segnalo le sue intense performance su YouTube, sia nei classici shakespeariani che in commedie o drammi, in special modo al Royal National Theatre.
Scott è un Ripley perfetto, perennemente imbarazzato e sudaticcio, con lo sguardo fisso e vorace, intento a rubare ogni minima informazione dalle sue vittime. Questo Ripley è a tutti gli effetti un personaggio viscido e repellente: possiamo solo toglierci il cappello di fronte alla maestria di un attore capace di farci parteggiare per un essere del genere!
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