I Quaderni Ucraini di Igort raccontavano la radice del conflitto | Fumetto
Quaderni Ucraini, podcast | Puntata a cura di Untimoteo
Nel 2010, l’artista Igort dà alle stampe una prima versione del libro a fumetti Quaderni Ucraini. Reportage da lui disegnato dopo un viaggio di quasi due anni nei territori dell’Ucraina, della Russia e della Siberia. L’opera viene aggiornata nel 2016 dopo un secondo viaggio in quelle terre: con l’aggiunta di una serie di episodi significativi del conflitto che già dal 2014 è ben oltre il punto di non ritorno.
Lo stile, che intreccia il Graphic Journalism ai Carnet de voyage, è figlio di un cambio di rotta nelle intenzioni dell’autore. Partito infatti con l’idea di fare un libro su Cechov, durante il soggiorno nelle terre ucraine emerge in Igort l’urgenza di raccontare le storie di un popolo alla deriva. Sovrastato dallo spettro di un’invasione incombente, dalla povertà e dal ricordo delle deportazioni del passato. Quaderni Ucraini, come raccontiamo nel podcast, è un’opera a tratti agghiacciante. E un modo per leggere le radici dei conflitti attuali. Con un autore che prende posizione e che presta la sua matita a ciò che foto e filmati non hanno saputo ritrarre.
“Fumetto” è il formato del podcast di Mondoserie dedicato al mondo dei fumetti. Dai grandi classici alle opere più recenti. Italiani, orientali, occidentali.
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Chi è Igort: autore italiano, cittadino del mondo.
Igor Tuveri detto Igort è probabilmente una delle personalità più eclettiche del nostro paese nonché tra le più celebrate e studiate all’estero. Parte come disegnatore nella Bologna Punk e New Wave post movimento 77 e incrocia per un attimo le strade delle rockstar del fumetto italiano Andrea Pazienza e Stefano Tamburini, ma anche i grandi intellettuali della cultura pop come Umberto Eco, Oreste Del Buono e Francesca Alinovi. Da questa esperienza nasce il collettivo artistico Valvoline, fondato assieme a Lorenzo Mattotti, Marcello Jori e Giorgio Carpinteri. Valvoline introduce il nostro al mondo dell’editoria, ma anche del design, della moda e della musica.
Le sue opere in cui sperimenta il linguaggio del fumetto orientale attirano le attenzioni della Kodansha, la più grande e importante casa editrice di libri, manga e riviste nipponiche. Il primo a voler collaborare con il nostro è nientemeno che il premio Oscar Ryuichi Sakamoto, suo grande ammiratore.
Igort diventa così il primo occidentale a essere invitato in Giappone a scrivere e disegnare le sue storie. Esperienza che testimonia nei suoi Quaderni Giapponesi.
La creazione dello Swatch Yuri e una esposizione delle sue opere alla Biennale d’arte promossa da Pedro Almodovar lo consacrano come autore riconosciuto a livello mondiale.
Infine nel 2000 la sua opera più famosa: 5 è il numero perfetto. Una storia di Guappi che sembra scritta dal Tarantino degli anni 90 e si ambienta in una Napoli pre-Gomorra. Di questo capolavoro del fumetto italiano e mondiale Igort curerà anche una versione cinematografica nel 2019, non altrettanto felice.
Disegnatore, scrittore, musicista e regista, ma anche imprenditore. Nel 2000 fonda la casa editrice Coconino Press, nel 2017 la Oblomov Edizioni. Dal febbraio 2018 diventa direttore editoriale della rivista Linus.
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