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Poliziotti al di sopra della legge | Attraverso lo specchio
Poliziotti violenti, podcast | Puntata a cura di Jacopo Bulgarini d’Elci.
Cinquant’anni di show televisivi e di film di consumo hanno raccontato – e consacrato come eroi positivi – quei poliziotti che si considerano, e agiscono, al di sopra della legge. Dall’ispettore Callaghan ai poliziotteschi italiani degli anni ‘70, da Die Hard e Arma Letale a The Punisher a Robocop, da show iconici come 24 a un’altra serie molto amata: The Shield.
Una mitizzazione narrativa che ha allargato i limiti di ciò che riteniamo eticamente accettabile, anestetizzandoci rispetto all’esercizio della violenza e sdoganando progressivamente la militarizzazione della polizia – americana e non solo.
“Attraverso lo specchio” è una serie di racconti che esplorano in profondità temi e fenomeni dell’immaginario seriale.
The Shield: adrenalina iperrealista tra gli abissi della corruzione
Poliziotti violenti: di cosa parliamo in questo episodio del podcast
Quel che ci interessa, qui, non è tanto la rappresentazione della brutalità e della violenza della polizia, anche nelle sue motivazioni o nei suoi risvolti razziali. Quella che proponiamo è piuttosto una riflessione su come la cultura pop dell’ultimo mezzo secolo abbia non solo romanzato le funzioni di sicurezza pubblica ma costantemente esaltato la figura del poliziotto che non gioca secondo le regole.
Tonnellate di show televisivi e di film di consumo ci hanno raccontato come eroi positivi quei difensori della legge che si considerano, e agiscono, al di sopra della legge. Ci hanno spinto, come discutiamo nel podcast, a parteggiare per questi poliziotti violenti.
Nel far questo hanno prodotto, va detto, eccellenti esempi di intrattenimento. Al contempo, però, ci hanno progressivamente anestetizzato rispetto al problema dell’esercizio della violenza. Una delle funzioni più delicate demandate allo Stato. Favorendo involontariamente un progressivo slittamento culturale dei limiti di ciò che consideriamo eticamente accettabile. Verso un utilitarismo spinto: il fine ha sempre più messo in secondo piano i mezzi. E ci hanno via via reso indifferenti, se non compiacenti, rispetto all’idea della militarizzazione dei corpi di polizia.
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