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Monster: che aspetto ha il male assoluto? | Animazione
Monster, podcast | Puntata a cura di Untimoteo.
Tra le proposte animate di Netflix, Monster (2004-2005) rappresenta l’anime che più di tutti indaga tra le pieghe del comportamento umano. Domandandosi che nome abbia il Male assoluto.
Una narrazione lunghissima: 74 puntate da 25 minuti che compongono una intricata ma allo stesso tempo ben congegnata storia, scritta secondo un meccanismo ad orologeria. Una riflessione continua sulla fragilità dei valori morali e sulla complessità dell’animo umano.
“Animazione” è il format del podcast di Mondoserie dedicato alle diverse scuole ed espressioni del genere, dall’Oriente alla scena europea e americana.
Da dove viene Monster
L’opera ripropone pedissequamente il fumetto omonimo scritto e disegnato da Naoki Urasawa, indicato a ragione tra i migliori manga mai scritti. Monster non è un prodotto di evasione ma un’opera che richiede attenzione e pazienza. Una struttura enorme e incredibilmente coerente, sorretta da una pletora di personaggi profondi. E con un antagonista tra i più significativi di sempre.
Una così grande qualità narrativa non è sorretta da altrettanta bontà né dal punto di vista registico né tantomeno dell’animazione, che è purtroppo sempre abbastanza legnosa. Da un punto di vista estetico infatti si vedono tutti i quasi vent’anni passati dalla prima messa in onda.
Nel manga il disegno di Urasawa sorregge perfettamente la narrazione, grazie al taglio delle vignette, fortemente cinematografico e a un bianco e nero che ne esalta l’essenzialità. Il passaggio a colori dell’anime appiattisce il tutto, rendendolo meno interessante di quanto non sia in realtà.
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Compiere il male, seguendo il bene
Nel 1986 a Dusseldorf il giovane neurochirurgo Kenzo Tenma sta facendo rapidamente carriera grazie a una serie di interventi miracolosi. Il cervello umano pare non avere segreti per questo medico e la lista di pazienti che salva da morte certa si fa sempre più lunga. Conscio del proprio dono il chirurgo non si concede tregua, tormentandosi per ogni vita persa e mal sopportando gli ordini del direttore dell’ospedale, che spesso lo sottrae a pazienti comuni per dirottarlo verso i più facoltosi.
Il culmine giunge quando contemporaneamente arrivano per essere operati d’urgenza il sindaco della città e un piccolo bambino senza nome colpito da un proiettile alla testa. Non più disponibile a vedere compromessa la propria moralità Tenma si ribella agli ordini della direzione dell’ospedale e opera il povero bimbo, mentre il sindaco tira le cuoia. Consapevole delle conseguenze sulla carriera che questa scelta avrebbe provocato, il medico sente di avere comunque fatto la scelta giusta.
Senonché, a distanza di 10 anni, Tenma viene a sapere che Johan Liebert, il bambino senza nome da lui operato, è diventato il probabile responsabile di una serie di efferati delitti…
Ma puntata dopo puntata le cose si fanno sempre più complicate. E la trama poliziesca sfuma in un thriller psicologico, che arriva a scavare tra gli archivi dei servizi segreti dell’ex Germania Est, aprendo una vaso di pandora fatto di abusi e condizionamenti mentali. E lo stesso Johan diventa, con il progredire degli eventi, una figura misteriosa della cui reale esistenza si può persino dubitare.
Il bene, il male, i demoni: Something is killing the children
Something Is Killing The Children. Thriller! Horror! Action! | PODCAST