“Gli animali hanno dei colori che noi umani non riusciamo neppure a vedere. E spesso li usano per motivi a noi sconosciuti”… La mini docuserie Life in Color (“La vita a colori”, 3 episodi, Netflix-BBC, 2021) è un viaggio intenso nella multiformità della natura colorata, guidato dalla voce e dalla presenza di Sir David Attenborough.
Come quasi tutte le ‘creature’ documentaristiche del celebre naturalista, Life in color è un gioiello narrativo dalle immagini sublimi. Attenborough è infatti celeberrimo come divulgatore scientifico. Ma si distingue da sempre per la sua capacità di mettere insieme squadre di scienziati e tecnici di altissimo livello, in grado di catturare immagini inedite di una natura straordinariamente ancora piena di misteri.
Life in color è la storia dello sviluppo del colore nella natura animale.
Tinte sgargianti per impressionare, spaventare, sfuggire…
Nel primo episodio di Life in color ci viene subito spiegato che “in principio” gli animali non erano molto colorati. I primi pesci e mammiferi avevano la stessa qualità cromatica delle piante e della terra: a mano a mano però alcuni tipi di animali hanno cominciato a sviluppare delle tonalità diverse e per i motivi più disparati.
Uno dei motori maggiori di questo cambiamento è la selezione riproduttiva. Molti uccelli, come il pavone e gli uccelli del paradiso, attirano le femmine grazie ai loro colori sgargianti, in grado di impressionare la futura sposa durante le danze di corteggiamento. Altri mammiferi mettono in mostra un particolare colore per dimostrare la loro superiorità ai nemici e ai propri simili. Essere un mandrillo maschio adulto e poter sfoggiare un enorme naso dai colori scioccanti è una certezza di sopravvivenza e predominanza nella propria comunità. E naturalmente poi tanti animali mutano colore per sfuggire ai nemici. Per noi umani oramai i colori degli animali sono semplicemente fonte di stupore e bellezza. Per loro invece sono strumenti di sopravvivenza.
La novità della docu mini serie è farci scoprire non solo le vastità dello spettro cromatico del nostro pianeta, ma di mettere in discussione la stessa rappresentazione umana del mondo. Il nostro viaggio in Life in color sarà attraverso lenti di telecamere che hanno sviluppato una definizione tale da imitare la vista degli insetti e di altri animali con una percezione diversa dalla nostra. I colori da noi percepiti sono infatti solo una minima parte di come la natura si dipana agli occhi delle sue creature. Molte di loro vedono il mondo attraverso i colori dell’ultravioletto. E ci sono alcuni animali che possono vedere la luce polarizzata.
Life in Color e il rischio della scomparsa dei colori
Diversi uccelli, lucertole, insetti e alcuni pesci vedono ombre e luci che noi non possiamo minimamente scorgere. In pratica, ci perdiamo un quarto della bellezza del mondo.
Gli scienziati hanno appena iniziato a scoprire come gli animali usano gli ultravioletti. Attenborough si compiace del mistero che ancora avvolge la luce che gli occhi umani non riescono a cogliere. “Lasciamo qualche scoperta ai nostri figli!”, dice sorridendo al cameraman. Allo stesso tempo ci informa della graduale scomparsa del colore a causa dell’inquinamento in alcune zone dell’Oceano, come nelle barriere coralline.
Ma Life in color non è un docu eco horror sul mondo sbiadito che ci aspetta. È un percorso lucido attraverso la vastità delle forme e tinte del pianeta, molte delle quali ancora non ci sono state rivelate.
La passione e l’atteggiamento positivo del Commendatore dell’Ordine Reale Vittoriano (una delle numerose onorificenze di Attenborough), che ha dedicato tutta la sua vita alla ricerca e diffusione delle bellezze della natura, sono incoraggianti e permettono allo spettatore di guardare ancora con stupore un mondo che sta però mutando.
In tutti i suoi viaggi nel corso di più di sessant’anni di attività, da località coloratissime e a noi magari prima ignote, Attenborough non ha mai smesso di spronare e al contempo ammonire l’umanità.
“Il mondo vivente è una meraviglia unica e spettacolare, ma il modo in cui noi umani viviamo lo sta mandando in rovina. È nostra responsabilità fare tutto ciò che è in nostro potere per creare un pianeta che sia una casa non solo per noi, ma per tutta la vita sulla Terra”.
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