Ascolta la puntata e iscriviti al podcast!
La strada di Manu Larcenet – ritratto di orrore e speranza | Fumetto
La strada, podcast | Puntata a cura di Untimoteo
Edito in italia da Coconino Press – Fandango e direttamente tratto dall’omonimo romanzo Premio Pulitzer di Cormac McCarthy, La strada di Manu Larcenet – pluripremiato autore francese – è un grande fumetto. Ha una potenza evocativa che parte da un immaginario distopico per riversarsi sul presente. Colpisce con la spietata freddezza di un reportage bellico da uno scenario verosimile. Non spiega l’apocalisse come diretta conseguenza delle nostre azioni ma ci ammonisce a considerare con attenzione il nostro comportamento.
Tra abissi d’orrore, incubo e tragedia, immaginario sempre più ricorrente in questo momento storico, si dipinge un mondo in cui non varrebbe la pena vivere. In cui il suicidio è probabilmente la soluzione più pietosa. Ciononostante, La strada cerca la vita oltre la mera sopravvivenza.
“Fumetto” è il formato del podcast di Mondoserie dedicato al mondo dei fumetti. Dai grandi classici alle opere più recenti. Italiani, orientali, occidentali.
Un incubo da cui non è possibile svegliarsi
Nel mondo distopico di La Strada ogni forma di civiltà è stata spazzata via, forse per colpa dei conflitti umani, forse per una catastrofe naturale. Nessuna forma di vita è stata risparmiata, se non qualche sparuto gruppo di esseri umani. La terra è di fatto un desolato incubo post apocalittico. E dopo la tragedia, il terrore.
I pochi rimasti si sono divisi tra prede e predatori, la legge della sopravvivenza ha sovvertito ogni regola sociale. Umani cacciano altri umani, li schiavizzano, li brutalizzano, li divorano. E in questo inferno quotidiano che un tempo erano gli Stati Uniti, un padre accompagna il figlio verso Sud, cercando di sfuggire a un inverno che non lascerebbe scampo. Una lotta quotidiana per scampare un destino da vittime designate. Godendosi i pochi attimi di quiete.
Educando il ragazzino – nato già in un mondo senza speranza – alla bellezza di ciò che era prima. Tenendo sempre a mente principi etici e civili. Mentre il padre lentamente si consuma, nel figlio fioriscono sentimenti profondi, come la pietà, che in quel mondo malato non avrebbe ragione d’essere.
La strada: affrontare una sfida con le armi del fumetto
Nel podcast raccontiamo come Larcenet in quest’opera si superi, riversando tutta la maniacale apprensione di un artista che sa di stare confrontandosi con un colosso. Usa la potenza delle immagini, e amalgama una serie di suggestioni moderne e antiche in un tratto particolareggiato, colmo di chiaroscuri netti, di sagome minacciose e penombre angoscianti. In un mondo in cui tutto è cenere le tonalità variano tra l’azzurro e il grigio. L’unica nota che si discosta è data dalle albe violacee di un sole malato, che copre la terra del beige delle sabbie aride. II fuoco e la pelle da esso rischiarata non sono rossi ma di un rosa pallido. I colori degli oggetti di un tempo sono sbiaditi come i ricordi di un mondo che era e di cui ora sopravvivono solo pochi brandelli. Il tratto dell’autore è rigorosamente realistico e dettagliato.
La nube tossica di apertura dell’opera, fitta di tratteggi oscuri fino ad apparire quasi solida, di pietra, le masse di corpi senza vita, riportano alla memoria il Goya de I Disastri della Guerra. E del suo degno erede in campo fumettistico, quel Guido Buzzelli che, pur profondamente italiano, proprio in Francia ottenne fama e fortuna, e che del post apocalittico fece una rappresentazione ne I Labirinti, opera a fumetti del 1970. Le orde dei predoni cannibali, costante minaccia durante il viaggio, hanno lo stile grottesco ed espressionista del sudamericano Enrique Breccia.
Nelle tavole de La strada si respira la stessa cupa disperazione dei quadri di Otto Dix e Paul Nash, che la guerra nella sua desolante disperazione la videro dalla prima linea. Ogni pagina trasuda l’attenzione e lo studio con cui Larcenet ha affrontato la sfida: solo per questo meriterebbe un assoluto rispetto.