Il Boss del paranormal è una serie che presenta video amatoriali di natura paranormale (of course), provenienti da tutto il mondo, e commentati dal conduttore Daniele Bossari. Realizzata per il canale DMAX, la serie consta attualmente di tre stagioni (2019-21), per un totale di 33 episodi.
La netta sensazione è che questo show sia l’adattamento italiano di un format americano. A cui sono stati, per così dire, attaccati gli intermezzi di presentazione di Bossari (da cui deriva, tristemente, l’appellativo del titolo Il Boss). E, in un secondo tempo, sia stata aggiunta anche una piccola specifica sezione di video italiani, dei quali il nostro decreta la veridicità o la manipolazione.
In un mondo come quello odierno che straripa, tra smartphone e telecamere di sicurezza, di produzione di video di ogni tipo – ogni giorno ne vengono caricati a migliaia sulla rete – non poteva non esserci uno spazio televisivo per le testimonianze legate al soprannaturale e al mistero.
Gli UFO e il 5% del paranormal
Alieni e fantasmi, mostri e magia: il mondo del paranormale è da sempre incredibile e variegato. Il problema è casomai distinguere tra i fake, ovvero i video creati ad arte, e quelli per così dire reali.
Ad esempio – sappiamo che il 95% circa degli avvistamenti di UFO sono in realtà vere e proprie sviste, ovvero visioni di fenomeni naturali male interpretati e dunque spesso scambiati per oggetti volanti misteriosi. Rimanendo però così un 5% di avvenimenti realmente inspiegabili. La constatazione che la gran parte degli avvistamenti altro non sia che allucinazione non toglie il fatto che esista una piccola parte di queste allucinazioni che non ha spiegazione. Perlomeno non secondo i nostri attuali parametri di valutazione.
In un certo senso questo discorso potrebbe essere fatto anche per i video del paranormale. La maggior parte potrebbe essere artefatta o avere una spiegazione razionale che sfugge nell’immediato, ma ciò non giustificherebbe la totalità delle testimonianze video di eventi bizzarri e surreali, e che – paurosi o meno che siano – talvolta sfidano le leggi della fisica (per come la conosciamo).
https://youtu.be/INyCAYzPp30
Daniele Bossari, il triste Boss del paranormal
Cosa sia reale e cosa no, in un presente dominato dalle visioni digitali – e dalla loro manipolazione; quale sia il confine tra la verità e ciò che si crede vero, in una realtà la cui percezione dipende sempre più dalla capacità di interpretare video digitali, è discorso squisitamente filosofico, che nell’ambito del paranormale potrebbe trovare un insolito e vitale spazio di riflessione.
Peccato che Il Boss del paranormal vada in tutt’altra direzione. A partire dal titolo che ammicca idiotamente, con il gioco Boss / Bossari e quel paranormal scritto all’inglese – per una vacua anglostilizzazione, non certo per dichiarare la vera provenienza del format.
E la scelta di Daniele Bossari come presentatore dello show uccide il progetto già nella culla. Al di là della simpatia o antipatia che il nostro può riscuotere tra il pubblico – parliamo di uno che ha fatto la sua proposta di matrimonio durante la semifinale del Grande Fratello VIP di cui era concorrente – la scelta è su di lui ricaduta perché già popolare conduttore di un’operazione similare (Mistero su Italia1), che aveva a suo tempo riscosso un discreto successo.
Dopo aver condotto svariate trasmissioni, per lo più demenzial-musicali, era stato ritenuto quello giusto per appassionare l’audience dei giovani (il pubblico tipo di Italia1) a tutta la paccottiglia di rituali, credenze popolari e leggende metropolitane contenute in Mistero. Da lì a Il Boss del paranormal il passo è stato, se non breve, assolutamente logico.
Perché lo scopo della trasmissione è quello di accomunare i video in questione ai film horror di seconda serata. Nella speranza di instillare nel pubblico un sentimento di innocuo spavento. Giusto un brivido, e nulla più.
Le conseguenze intellettuali di uno starnuto
Della serie: fa paura per un attimo, ma tanto sai che tutto è finto… si tratta di provare un po’ di sano terrore senza conseguenze. Giusto un brivido.
A questo si devono gli orrendi testi recitati dal Boss per introdurre le sequenze video (al cui interno già sono previsti i commenti dell’edizione originale), intrisi di humour che fa cadere le braccia. Ecco, su questo punto, mi sento di proporre la carcerazione per gli autori. Potrebbe sembrare esagerato: vorrei però a questo proposito ricordare, senza voler fare alcun paragone improprio, che Nietzsche per l’intera categoria degli scrittori proponeva la fucilazione, salvandone a caso uno ogni dieci. Immagino in tal modo sarebbe passata la mania della sua epoca di improvvisarsi tutti scrittori. Il carcere avrebbe, nella mia ipotesi, la stessa funzione deterrente per gli autori televisivi.
Tornando allo show – a questo si deve l’ambientazione demenziale in cui il Boss agisce. Hotel abbandonati, o anche un ex carcere, luoghi insomma potenzialmente suggestivi. Ma in questo caso conciati e ridotti ad atmosfera farsesca tipo Fracchia contro Dracula.
Nemmeno per un istante si deve sospettare che i filmati – talvolta davvero inspiegabili – che vengono mostrati possano richiedere un approfondimento che vada al di là di uno spavento della durata di uno starnuto. E con le stesse conseguenze intellettuali (di uno starnuto).
https://youtu.be/E8C-a8qtRfY
Il Boss del paranormal: conclusione
Del resto, nelle interviste rilasciate per promuovere lo show, interviste in cui il Boss veste fittiziamente i panni di autore dell’intera operazione, dichiara le sue fonti, fin dall’infanzia, essere il film Ghostbusters, il gioco da tavolo Brivido e gli immancabili libri di Stephen King, sottolineando di non essere mai riuscito a guardare per intero L’esorcista (troppo horror)…
Occorre aggiungere altro? Solo che il franchise continuerà con Il codice del Boss, dove il nostro presenterà misteri e leggende del territorio italiano (da perché pende la Torre di Pisa? a è stato Nerone ad incendiare Roma?). Very cool.
La sua implacabile indagine sull’ignoto quindi non si ferma (né forse è mai partita).
In conclusione, Il Boss del paranormal è sicuramente un’occasione per dare un’occhiata a diversi video curiosi e interessanti. Il paranormale è un campo dove mettere alla prova i limiti del proprio giudizio, il potere della suggestione su di noi, la propria curiosità intellettuale. In cui scegliere quanto sappiamo realmente e quanto invece ignoriamo bellamente. E dunque, infine, il giudizio sta inevitabilmente sempre a noi, a prescindere dalle inutili cose senza senso dette dal Boss. Con una faccia che ha il potere, quella sì, di farti saltare per i nervi dalla sedia (o poltrona o divano o letto che sia).
“Vi sono più cose tra il cielo e la terra di quante non ne sogni la tua filosofia” (Shakespeare).
Verissimo. Poi c’è Bossari. E nulla più.
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