Il trionfo di Shōgun, l’exploit di Baby Reindeer, la conferma col botto di Hacks e il parziale cedimento di The Bear. Il verdetto dell’edizione 2025 dei Golden Globe, assegnati ieri notte, è quasi la copia degli Emmy 2024 (di cui avevamo scritto qui). Non ci sono sostanziali sorprese rispetto ai premi più importanti della televisione, nonostante la differenza di periodi di riferimento tra le due manifestazioni: i Golden Globe 2025 si riferiscono a tutti gli show andati in onda nel 2024, mentre gli Emmy 2024, andati in scena a settembre, coprivano le serie distribuite da fine maggio 2023 al 1 giugno 2024. Tecnicalità che però hanno implicazioni sui premi, come vedremo in particolare per The Bear.
L’elenco delle serie premiate non sorprenderà i lettori di Mondoserie o gli ascoltatori del nostro podcast (a proposito: iscrivetevi qui al podcast sulla vostra piattaforma preferita!). Di tutti questi titoli ci avete sentito parlare, anche più volte. Ora abbiamo l’occasione di tornarci sopra: attraverso gli articoli e le puntate del podcast che abbiamo dedicato a ciascuno degli show vincitori. Utili per chi non li ha ancora visti e vuole farsi un’idea, ma anche per chi li ha già guardati ed è interessato a riflessioni e approfondimenti.
L’edizione di ieri dei Golden Globe 2025, ben condotta dalla comica Nikki Glaser, è l’82^ di sempre e la seconda dopo il radicale cambio di veste della manifestazione. I premi sono stati assegnati per decenni da una giuria di circa novanta giornalisti della stampa estera iscritti alla Hollywood Foreign Press Association: travolta dalle critiche e dalle accuse di intrallazzi, corruzione, e soprattutto insufficiente diversità, la Hollywood Foreign Press Association è stata sciolta e ha ceduto il passo a un soggetto privato, che ha dato vita alla Golden Globe Foundation.
In sintesi: sorprese e conferme dei Golden Globe 2025
Diciamo subito che non c’erano molti dubbi sul trionfo di Shōgun. La bellissima epopea ambientata nel Giappone feudale era universalmente considerata la favorita. La cosa notevole è che le 4 nomination si sono tutte tradotte in vittorie: non banale. All’opposto, lo show che – pur tra i vincitori – può dirsi più deluso è certamente The Bear, che vantava persino più nomination (5, il record della serata) ma ha vinto un solo premio. Cedendo il passo in particolare come migliore commedia alla zampata di Hacks. Tra le miniserie e le antologiche, la vittoria è andata alla coraggiosa Baby Reindeer. Due premi pesanti danno soddisfazione anche alla fantastica The Penguin e alla assai meno entusiasmante True Detective: Night Country.
Sono tre dunque i titoli che escono al meglio dalla cerimonia del 5 gennaio 2025, portandosi a casa più di una statuetta: Shōgun (4), Hacks (2), Baby Reindeer (2). Scontentezze, lamentele? In fondo né l’una né l’altra. Certo, ci sarebbe piaciuto qualche premio alla nostra amatissima Slow Horses, che arrivava alla serata di gala con ben 3 nomination (tra qui quelle per la miglior serie drama e il miglior interprete, l’immenso Gary Oldman)… ma appunto, si sapeva, questo era l’anno di Shogun.
Anzi, anche solo per la vittoria del sempre più bravo Colin Farrell in The Penguin possiamo dirci davvero soddisfatti!
Prima di approfondire le tre categorie maggiori in cui i premi sono divisi (drama, commedia o musical, miniserie o serie antologica), ecco qui il link per l’elenco completo dei Golden Globe 2025 (cinema e tv, e comprese le nomination).
Miglior serie drammatica: l’attesa vittoria di Shōgun
Nel campo degli show drammatici, Shōgun ai Golden Globe 2025 ha portato a casa 4 statuette, tra cui 3 dei premi maggiori: miglior serie, miglior attore protagonista, miglior attrice protagonista. Prodotta dall’americana FX e presente da noi sulla piattaforma Disney+, Shōgun si distingue per la qualità cinematografica, la narrazione epica e una particolare e amorevole cura realizzativa, capace di riportare in vita un’era storica con straordinaria attenzione ai dettagli e profondità tematica. Tratti che l’hanno resa fin da subito una delle serie più amate dell’anno.
È piaciuto ai giurati l’impasto di fascinosa avventura militare, fedele messa in scena di un mondo “alieno” (il Giappone feudale), raffinata riflessione sul difficile confronto / scontro con l’Occidente. Accanto al premio per la miglior serie drammatica (dubbio categoriale: Shōgun era nata come miniserie, e al momento ufficialmente – e narrativamente – ancora lo è…), la cerimonia ha visto premiati – meritatamente – i due meravigliosi protagonisti: Hiroyuki Sanada, che infonde al suo Toranaga un perfetto mix di carisma, autorità, astuzia, pensosità, e Anna Sawai, la cui Mariko è un capolavoro di grazia, bellezza, eleganza, malinconia, determinazione.
Il quarto premio per Shōgun arriva dalla categoria degli attori non protagonisti, che non vede distinzione tra drama, commedie, miniserie. Tra i maschi vince Tadanobu Asano, per il suo ritratto (efficacemente sospeso tra comico drammatico e grottesco, tra opportunismo e cinismo) di Kashigi Yabushige.
Migliori “commedie”: Hacks batte The Bear
Nel campo delle “commedie”, i Golden Globe 2025 hanno visto Hacks battere The Bear. Una parziale sorpresa di questa edizione, visto anche che come detto The Bear arrivava con 5 nomination contro le 3 di Hacks. Ma qua la “tecnicalità” che citavamo in apertura aiuta a spiegare: in lizza c’era la terza stagione della serie sulla brigata di cucina di Chicago, e non è lesa maestà dire che è una stagione meno riuscita della prima e soprattutto della seconda. E poi, noi continuiamo ad essere convinti che inserire The Bear tra le “commedie” sia una scelta bizzarra e, per la serie HBO, penalizzante.
Non stupisce quindi che il premio maggiore della categoria, quello per la miglior commedia, sia andato a Hacks, che appunto una commedia lo è, e pure bella e divertente. Ritmi veloci, battute frizzanti e un cast azzeccato per uno show che racconta la rivalsa delle donne nel mondo dello spettacolo. Con un approccio satirico tanto verso il vecchio sistema quanto la cultura woke. E una protagonista eccezionale, Jean Smart, che dopo anni da comprimaria ha qui trovato il ruolo della vita. La Smart vince il suo secondo Golden Globe come miglior protagonista: la doppietta miglior serie / miglior attrice (sempre con la Smart) ad Hacks era già riuscita due anni prima, con i Golden Globe 2023.
Il terzo premio della categoria, quello per il miglior attore in una “commedia”, va a Jeremy Allen White (lo chef Carmen “Carmy” Berzatto) e arricchisce l’impressionante palmares di The Bear. Che, ricordiamolo, ai Golden Globe 2024 di statuette ne aveva vinte ben 3, tra cui quella di categoria e di nuovo come miglior attore protagonista.
Baby Reindeer: confessione coraggiosa e terapeutica | PODCAST
Miglior miniserie ai Golden Globe 2025
La terza categoria dei Golden Globe è quella delle limited series, le nostre miniserie: show nati per concludersi in un numero finito di puntate. Categoria a cui vengono iscritte anche le serie antologiche.
La vittoria di Baby Reindeer non può definirsi sorprendente, perché lo show Netflix aveva impressionato per coraggio, radicalità, originalità nel mettere in scena con molta onestà una storia vera, e assai disturbante. Questa è anche la categoria su cui avevamo, lo confessiamo, più timori alla vigilia: e cioè che i giurati si facessero confondere da due show pretenziosi ma furbi, come Disclaimer e ancora peggio True Detective: Night Country. Probabilmente la vecchia associazione della stampa estera a Hollywood ci sarebbe cascata, specie per la miniserie di Cuaron che arrivava qui con ben 3 nomination, ma i nuovi Golden Globe hanno mostrato maggiore saggezza. Come miglior miniserie vince appunto Baby Reindeer. Lo show britannico di e con Richard Gadd porta a casa anche la statuetta per la miglior coprotagonista, la pazzesca Jessica Gunning che con la sua traboccante Martha ha turbato il sonno di molti.
Non disturba affatto la vittoria di Jodie Foster come miglior protagonista per la stagione 4 di True Detective: l’attrice, sempre ottima, è l’unica nota realmente convincente del malriuscito tentativo di rilanciare con altri showrunner una pietra miliare della tv recente.
Tra i maschi protagonisti vince Colin Farrell per il ruolo titolare di The Penguin. Una vera sorpresa. Intendiamoci: il premio all’attore irlandese è meritatissimo. Ma temevamo che l’eccellente show HBO, da noi molto amato, pagasse la sua origine fumettistica, specie vista la competizione agguerrita in particolare del già citato Gadd e del grande Andrew Scott di Ripley. Bene così!
L’edizione dei Golden Globe 2024
Uno sguardo al passato: i Golden Globe 2023