Tornata al red carpet e al glam abituale, dopo l’edizione in sordina del 2022, la cerimonia dell’altra notte dei Golden Globe (2023) ha premiato show che i lettori (e ascoltatori) di Mondoserie conoscono bene. Perché ce ne siamo occupati intensamente – e a volte a più riprese.
Sorprese? In fondo non tante. Forse solo due. Una parziale, e cioè la vittoria di Abbott Elementary tra le commedie, rispetto alla rivale e pure premiata The Bear (una contesa serrata, sempre che si possa considerare la seconda come una commedia…). Una sorpresa invece piena: House of the Dragon ci è piaciuta, come abbiamo raccontato qui e discusso nel podcast qui, ma meritava davvero di vincere come miglior serie drammatica rispetto alla meravigliosa Severance e alla stagione finale di Better Call Saul? Diciamolo: no.
Nulla da dire invece sulla nostra amatissima The White Lotus, di cui non ci stanchiamo mai di parlare. La seconda stagione (qui la puntata del podcast dedicata), vincitrice tra le miniserie, ha confermato le qualità dello show antologico. Di cui già l’anno scorso, attorno alla prima folgorante stagione, avevamo scritto con entusiasmo e parlato con amore.
Dato il focus di questa testata, ci limitiamo alla sezione dei premi dedicata alla televisione, con un’eccezione: il miglior film di animazione, il Pinocchio di Guillermo del Toro, di cui abbiamo parlato in questa puntata del podcast.
Trovate qui l’elenco completo dei Golden Globe 2023 (cinema e tv, e comprese le nomination).
Miglior serie drammatica: la (discutibile) sorpresa di House of the Dragon
Davvero House of the Dragon è, come da premiazione, la miglior serie drammatica del 2022? In una parola: no. Del primo spin off (e prequel) di Game of Thrones abbiamo scritto positivamente, qui. E gli abbiamo dedicato una puntata del podcast, questa: discutendone le qualità – assieme ai difetti. Ma appunto: si tratta di un’operazione coraggiosa, possente, ben eseguita. Ma tutt’altro che perfetta. E certamente non comparabile a due delle altre nominate ai Golden Globe 2023: la straordinaria e innovativa Severance, e la magnifica stagione finale di Better Call Saul, destinata a diventare un classico come abbiamo raccontato qui.
Sempre nella categoria dei drama, ma in modo molto meno discutibile, il premio alla miglior attrice va alla bravissima Zendaya della seconda stagione di Euphoria. Dello show sui disastri di un’adolescenza perduta nel grande nulla della provincia americana abbiamo parlato a più riprese. Qui in podcast, a due voci. Qui in un articolo.
Forse più combattuta la statuetta per la miglior performance maschile in una serie drammatica. Kevin Costner, con la figura del patriarca neo-western in Yellowstone, batte un’ agguerrita concorrenza. In primis, di nuovo, i protagonisti di Better Call Saul Bob Odenkirk e di Scissione (Severance), Adam Scott. Meno robuste le candidature del Jeff Bridges di The Old Man e del Diego Luna della nostra amatissima Andor.
Da segnalare anche l’ennesimo riconoscimento per Julia Garner, vincitrice del premio come non protagonista in una serie: Ozark, con la sua stagione finale. Curiosità: sia la Garner (Ozark) che Zendaya (Euphoria) hanno – per gli stessi ruoli – già conosciuto la consacrazione degli Emmy: rispettivamente con 3 e 2 statuette.
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Miglior serie commedia: Abbott Elementary, The Bear
Nel campo delle commedie, i Golden Globe 2023 hanno visto il trionfo di Abbott Elementary (cui abbiamo dedicato questa puntata del podcast). La serie ambientata in una scuola americana, alle prese con problemi di budget, frustrazioni dei docenti, traversie esistenziali varie ha vinto come miglior commedia. Battendo Mercoledì (Wednesday), Hacks, Only Murders in the Building e The Bear (sempre che quest’ultima sia una commedia…).
E confermando il suo rapido successo: l’anno scorso, il simpatico e riuscito mockumentary si era portato a casa i premi per sceneggiatura e attrice non protagonista agli Emmy 2022.
Abbott Elementary vince anche, meritatamente, con la sua protagonista (e autrice), Quinta Brunson. E completa la felice raccolta con il premio al miglior attore non protagonista in una serie: Tyler James Williams, l’impettito e onesto Gregory che mantiene la sua caratura morale pur nel confuso mondo della scuola del titolo.
Un po’ più complesso il discorso, di nuovo, nel campo dei migliori protagonisti maschili di una serie comica. I Golden Globe 2023 vedevano un parterre particolarmente pesante. La coppia favolosa Steve Martin e Martin Short, per Only Murders in the Building. Il grande Bill Hader, protagonista e creatore della nostra favorita Barry (qui il pezzo, e qui invece il podcast dedicato). Il Donald Glover della terza stagione di Atlanta. Ha vinto il Jeremy Allen White di The Bear: una delle serie rivelazione dell’anno, come abbia raccontato nel podcast.
Miglior miniserie ai Golden Globe 2023
E veniamo alla categoria delle miniserie, concetto che evidentemente ormai si è esteso a comprendere anche le serie antologiche. Vince infatti, con nostro sommo gaudio, The White Lotus. La seconda stagione (qui la puntata del podcast dedicata) ha confermato le qualità dello show antologico. Di cui già l’anno scorso, attorno alla prima folgorante stagione, avevamo scritto con entusiasmo e poi, in una puntata del podcast che potete ascoltare al link o sulle vostre piattaforme preferite, parlato con amore.
La serie HBO (in Italia su Sky e NOW) è una dark comedy radicalmente satirica, e racconta una settimana nella vita di un variegato gruppo di ospiti di un lussuoso resort. Stavolta non più alle Hawaii, ma in Sicilia, a Taormina. Oltre al premio maggiore di categoria, la serie porta a casa la statuetta alla migliore attrice non protagonista, Jennifer Coolidge, ereditiera alcolizzata e in perenne conflitto col mondo (che vince la concorrenza interna di Aubrey Plaza). Da notare che The White Lotus era stata la trionfatrice, ma per la prima stagione, anche degli Emmy 2022. Vincendo come miglior miniserie e, nella stessa categoria, anche per sceneggiatura e regia (tutti al creatore – regista – sceneggiatore Mike White). Oltre che con i due fantastici non protagonisti Murray Bartlett e (again) Jennifer Coolidge.
Altri premi di categoria ai Golden Globe 2023. Miglior attrice protagonista è Amanda Seyfried, The Dropout, per il suo ritratto di Elizabeth Holmes e della sua ossessione fanta-imprenditoriale.
Miglior attore protagonista il bravissimo Evan Peters, con Dahmer. Terrificante serial killer cannibale.
Miglior non protagonista maschile, infine, nonostante l’agguerrita concorrenza, non poteva che essere Paul Walter Hauser nel bel thriller psicologico-carcerario Black Bird: anche lui nei panni di un serial killer assolutamente ipnotico, sgraziato, sottilmente terrificante.
Leggi anche il nostro articolo sull’ultima edizione dei premi Emmy, qui
Edizione Golden Globe 2022