Godfather Of Harlem: un epico scontro tra titani del crimine
Godfather of Harlem, podcast | Puntata a cura di Untimoteo.
Disponibile nella sezione STAR della piattaforma Disney+ nelle sue (per ora) due stagioni, Godfather of Harlem è un’ottima serie di mafia, come raccontiamo nel podcast. Tra ricostruzione storica, scrittura drammatica e duelli epici. Ellsworth “Bumpy” Johnson (il premio Oscar Forest Whitaker) è il padrino riconosciuto della comunità nera di Harlem. Dopo aver scontato una pena di 11 anni di reclusione ad Alcatraz è intenzionato a riprendersi il suo quartiere, ora in mano al mafioso italo-americano Vincent “Chin” Gigante (Vincent D’Onofrio).
Tra scontri all’ultimo sangue, tradimenti, intrighi e alleanze inedite le due stagioni si susseguono con continui colpi di scena. Sorrette da una scrittura che mescola eventi storici e fiction, e soprattutto con un cast di prim’ordine. Dall’impressionante Nigel Tatch nei panni di Malcolm X al sempre più gigionesco Giancarlo Esposito, interprete del reverendo Adam Clayton Powell. Non mancano i grandi caratteristi dei gangster movies come Luis Guzman, Chazz Palminteri e Paul Sorvino.
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Le vere storie di mafia raccontate da Godfather of Harlem
Ellsworth Raymond detto “Bumpy” Johnson inizia la sua carriera di malavitoso negli anni ’30 come socio della regina delle lotterie clandestine Madame Stephanie St. Clair. Insieme i due entrano in guerra contro il boss della mafia di New York Dutch L’Olandese Schultz, in una spirale di sangue che lo porta a compiere una qurantina di omicidi efferati. Nel 1952, è condannato a 15 anni di carcere con una condanna per spaccio di eroina e finisce nella nota prigione di Alcatraz. Viene rilasciato nel 1963 sulla parola. Durante la sua vita Johnson è stato arrestato più di 40 volte e ha scontato due pene detentive per accuse legate al traffico di droga.
Vincent “Chin” Gigante nasce il 29 marzo 1928 ed è stato un membro di spicco della famiglia Genovese della mafia Newyorkese. Con un passato da boxeur professionista, nel ’47 entra nella famiglia mafiosa di Lucky Luciano. A seguito dell’arresto di John Gotti, Gigante viene riconosciuto ufficialmente quale Boss del crimine più pericoloso degli Stati Uniti.
Una curiosità: per oltre un trentennio Vincent Gigante si finse infermo mentale, per evitare l’arresto da parte delle forze dell’ordine. Soprannominato “L’enigma in accappatoio” e “Oddfather” (gioco di parole inglese tra Godfather, ovvero padrino, e Odd, ovvero svitato), Gigante era solito vagare per il Greenwich Village in vestaglia, pigiama e ciabatte, mormorando frasi incoerenti.
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