The White Lotus, Succession, Ted Lasso, Squid Game. E poi, un passo indietro: Euphoria, Dopesick, Arcane, Love Death & Robots, Stranger Things. Il verdetto dell’edizione 2022 degli Emmy, i più importanti premi della televisione, non dovrebbe sorprendere i lettori di Mondoserie o gli ascoltatori del nostro podcast (a proposito: iscrivetevi qui al podcast sulla vostra piattaforma preferita!). Di tutti questi titoli ci avete sentito parlare, anche più volte. Beh, non avevamo torto!
La cerimonia, che si è svolta nella notte italiana a Los Angeles, ha visto trionfare i primi quattro show, per ragioni e con modi diversi. The White Lotus è il vero (e meritatissimo) vincitore dell’edizione 2022 degli Emmy: miglior miniserie con 5 statuette nelle categorie maggiori, che salgono a un notevolissimo totale di 10 con i 5 premi tecnici ottenuti dieci giorni fa. Ted Lasso rinnova i fasti dello scorso anno, dominando tra le commedie con 4 premi nelle categorie maggiori. Miglior drama con 3 premi pesanti per Succession: l’amatissima saga familiar-capitalistica guidava le nomination (ben 25 contando anche le categorie minori). Fa un pezzo di storia nella stessa categoria il coreano Squid Game, che è il primo show non in inglese a vincere 2 dei premi più importanti.
Le delusioni pesanti sono due. Better Call Saul resta per l’ennesima volta a bocca asciutta, complice forse una stagione finale giunta un po’ fuori tempo per i premi. Idem per Severance (Scissione), probabilmente la serie più bella dell’anno, che fra l’altro partiva con ben 14 nomination di cui 7 nelle categorie maggiori. Ha portato a casa solo due premi tecnici, per la sigla e per la musica. Segno, probabilmente, che questa sofisticatissima satira era troppo fuori standard.
Per il resto, qui abbiamo l’occasione di tornare sulle serie vincitrici: trovate nei vari link gli articoli e le puntate del podcast che abbiamo dedicato a ciascuno degli show vincitori. Utili per chi non li ha ancora visti e vuole farsi un’idea, ma anche per chi li ha già guardati ed è interessato a riflessioni e approfondimenti sui temi.
Gli Emmy 2022: miglior miniserie. Il trionfo di The White Lotus
Gli Emmy come è noto sono divisi in tre grandi categorie: dramma, commedia, miniserie. Con i primi due filoni a dividere il mondo delle serie multi-stagione, e il terzo a raggruppare i prodotti che in America si chiamano limited series, e che noi chiamiamo appunto miniserie: show nati per concludersi in un numero finito di puntate.
In questa categoria a trionfare è stato uno degli show che abbiamo più amato l’anno scorso: The White Lotus. La serie HBO (in Italia su Sky e NOW) è una dark comedy radicalmente satirica, e racconta una settimana nella vita di un variegato gruppo di ospiti di un lussuoso resort alle Hawaii, il White Lotus del titolo, e dello staff che se ne prende cura. Mike White l’ha creata, scritta e diretta per tutte e 6 le – perfette – puntate. The White Lotus si porta a casa l’Emmy 2022 come miglior miniserie e, nella stessa categoria, anche i premi a sceneggiatura e regia (tutti a White).
Le altre due statuette maggiori (oltre a quelle sacrosante per la musica conquistate tra le categorie tecniche) sono per gli attori, entrambe meritatissime. Murray Bartlett e Jennifer Coolidge vincono come migliori non protagonisti: lui è il servizievole, sulfureo e sublime direttore del resort; lei una ricca cliente incline all’alcool.
Unica perplessità, anzi due: The White Lotus era sì nata come miniserie, ma si sta girando da mesi una seconda stagione, per quanto semi-antologica. E se l’Armond di Bartlett non è il protagonista, chi lo è?
Le abbiamo dedicato sia un articolo che una puntata del podcast, qui:
The White Lotus, se il paradiso nasconde l’inferno | PODCAST
Gli altri premi performativi della categoria vanno a due performance possenti e e di grande impatto emotivo. Come miglior attore vince – ed era atteso – Michael Keaton per il suo ruolo in Dopesick, gran bella miniserie che racconta gli orrori senza fine provocati dall’avidità di una compagnia farmaceutica. Una storia struggente e vera, che abbiamo raccontato qui.
Come miglior attrice, e anche questo non sorprende, la spunta Amanda Seyfried per The Dropout: la storia (vera anche questa) di Elizabeth Holmes e di una delle più grandi “truffe” della storia del capitalismo recente, quella della sua Theranos, esplosa e poi implosa in pochissimi anni. La Holmes è tutt’ora sotto processo in America, e la sua storia l’abbiamo raccontata qui a proposito del documentario The Inventor.
Gli Emmy 2022: miglior commedia. Ted Lasso, again
La categoria commedia ha visto il nuovo successo di Ted Lasso (Apple TV+). La serie di e con Jason Sudeikis era stata la sorpresa della precedente stagione, vincendo premi importanti sia agli Emmy 2021 che ai Golden Globe 2022. Ted Lasso è un pacioso allenatore sportivo di mezza età con un bel paio di robusti baffi che dal Kansas sbarca nella fossa dei leoni della Premier League inglese e che sconfigge i “cattivi” con le armi di una quasi ultraterrena gentilezza.
La sua seconda stagione non ha deluso le attese, e le conferme sono arrivate anche ieri notte. Agli Emmy 2022 Ted Lasso ha rivinto come miglior commedia, portando nuovamente il premio anche al miglior protagonista (Jason Sudeikis) e al miglior non protagonista, Brett Goldstein, nei panni del burbero Roy Kent. Una quarta statuetta è andata alla regia.
Gli altri premi hanno visto il successo di Abbott Elementary, commedia mockumentary ambientata in una scuola che in Italia è arruvata solo quest’estate su Disney+: miglior sceneggiatura e miglior attrice non protagonista a Sheryl Lee Ralph. Miglior attrice protagonista per una commedia è stata, e anche questo è un ritorno, Jean Smart per Hacks.
L’articolo su Ted Lasso: Ted Lasso torna, e ne abbiamo più bisogno che mai
Gli Emmy 2022: nel genere drama spiccano Succession e Squid Game
Più frastagliato il risultato nel grande contenitore “drama”. Non proprio a sorpresa, ma con la formidabile concorrenza almeno di Severance, alla terza stagione Succession (HBO, su Sky e NOW) ha vinto la sua categoria. Ideata da Jesse Armstrong e prodotta da Will Ferrell e Adam McKay (regista e sceneggiatore del recente Don’t Look Up, di cui abbiamo parlato qui), racconta la caotica e sanguinaria lotta – tutta interna a una famiglia – per il controllo di una multinazione dei media.
Succession non solo ha vinto come miglior drama, ma ha conquistato anche l’Emmy 2022 per la miglior sceneggiatura (Armstrong) e il miglior coprotagonista: l’ottimo Matthew Macfadyen con il suo ritratto del sorprendente e subdolo Tom Wambsgans. Di Succession abbiamo parlato in tutti i modi, data la sua rilevanza e qualità nel panorama degli ultimi anni. Con un podcast dedicato che ne analizza i temi profondi. Con un articolo generale (poi ripreso qui con un aggiornamento sulla terza stagione).
Quello di Succession con i suoi tre Emmy non è però stato un trionfo. Altre tre serie hanno ben figurato. La più sorprendente è stata Squid Game, prima produzione non in inglese a vincere premi così importanti. Lo show coreano vince per la miglior regia, e come miglior attore drammatico con il protagonista Lee Jung-jae (pensando ai competitor, qualche perplessità è legittima). Di Squid Game abbiamo parlato qui in articolo (con una riflessione sulla messa in scena delle élite tra cinema e tv). E qui invece in formato podcast.
Miglior protagonista è Zendaya per il suo allucinante ritratto in Euphoria: l’attrice-cantante aveva già vinto la statuetta nel 2020 per lo stesso ruolo. Un altro ritorno, anche questo assai meritato: Julia Garner vince il terzo Emmy come coprotagonista femminile in Ozark, serie recentemente giunta a conclusione. Una curiosità: l’ottima Garner quest’anno era candidata anche come protagonista di una miniserie per l’intrigante Inventing Anna. Di cui abbiamo parlato qui.
Altri premi, e il ritorno sul trono di HBO
Altri premi, nelle categorie tecniche, hanno confermato prodotti già segnalati con molto calore nei mesi scorsi. Ecco titoli e link. Nel campo dell’animazione due show hanno sbancato: la sorprendente Arcane, di cui abbiamo parlato qui nel podcast, con 4 Emmy 2022; e la terza stagione di Love Death & Robots, che porta a casa 2 statuette.
Stranger Things vince 5 premi, tutti nelle categorie tecniche. Della serie Netflix abbiamo parlato nel podcast, e all’evoluzione della stagione 4 e dei suoi riferimenti culturali agli anni ’80 abbiamo dedicato una approfondita analisi qui.
Tra i documentari ottimo risultato per la “ricostruzione” dei Beatles grazie all’IA fatta da Get Back (Disney+): 5 statuette. Al fascinoso esperimento di Peter Jackson abbiamo dedicato questa puntata del podcast. Ru Paul aggiunge un altro Emmy, l’ennesimo, al suo palmares come conduttore della sua mitica trasmissione RuPaul’s Drag Race.
Da ultimo, una notazione sulle case produttrici. Gli Emmy 2022 segnano il ritorno in vetta di HBO/HBO Max, che l’anno scorso era finita sotto la rivale Netflix. La casa americana torna a primeggiare con 26 premi complessivi contro i 23 di Netflix, i 9 Disney+, gli 8 Hulu, i 6 di Prime Video. Limitandosi solo alle categorie maggiori il panorama cambia in parte: 12 HBO/HBO Max, 4 Apple TV+, 3 Netflix, 2 ABC, 2 Hulu.
Leggi l’articolo sui Golden Globe 2022
Leggi l’articolo sui premi dello scorso anno: Emmy 2021.