The Crown, La regina degli scacchi, Ted Lasso, Omicidio a Easttown. E poi RuPaul’s Drag Race e Halston. Il verdetto dell’edizione 2021 degli Emmy, i più importanti premi della televisione, non dovrebbe sorprendere i lettori di Mondoserie o gli ascoltatori del nostro podcast (a proposito: iscrivetevi qui al podcast sulla vostra piattaforma preferita, da Apple Podcast a Spotify: abbiamo due uscite a settimana, il martedì e il venerdì, sempre brevi, dense e sul pezzo).
La cerimonia, che si è svolta nella notte italiana a Los Angeles, ha visto trionfare quattro show. Avevamo parlato di tutti, e in particolare su tre di questi avevamo molto insistito nei mesi scorsi. Essendo la nostra prima “stagione” (Mondoserie è nato a maggio di quest’anno), un po’ di soddisfazione ci sta!
Qui abbiamo l’occasione di tornarci sopra: trovate nei vari link gli articoli e le puntate del podcast che abbiamo dedicato a ciascuno degli show vincitori. Utili per chi non li ha ancora visti e vuole farsi un’idea, ma anche per chi li ha già guardati ed è interessato a riflessioni e approfondimenti sui temi.
A partire dall’esito stesso della premiazione: le statuette hanno celebrato show che ci avevano molto convinto, ma con almeno una cospicua eccezione.
Gli Emmy 2021: miglior miniserie
Partiamo proprio dall’eccezione. Gli Emmy come è noto sono divisi in tre grandi categorie: dramma, commedia, miniserie. Con i primi due filoni a dividere il mondo delle serie multi-stagione, e il terzo a raggruppare i prodotti che in America si chiamano limited series, e che noi chiamiamo appunto miniserie: show nati per concludersi in un numero finito di puntate, senza prosecuzioni negli anni.
In questa categoria due serie l’hanno fatta da padrone quest’anno: La regina degli scacchi (Netflix) e Omicidio a Easttown (HBO).
Abbiamo parlato a lungo e in vari formati di entrambe, per ragioni diverse prodotti che ci hanno conquistato e che meritavano premi. Ma la ragione più cospicua di dissenso dalle decisioni degli Emmy 2021 è nella vittoria della prima sulla seconda nella categoria della miglior miniserie, e della miglior regia nello stesso gruppo. The Queen’s Gambit è, intendiamoci, serie fatta da dio, appassionante e intrigante; ma Mare of Easttown ha saputo raggiungere profondità e vette espressive che il primo show, più convenzionale nella sua costruzione e drammaturgia, non ha mai potuto toccare.
La regina degli scacchi ha vinto come miglior miniserie e per la regia di una miniserie. Omicidio a Easttown si è rifatta con il sacrosanto premio alla miglior attrice protagonista, la meravigliosa Kate Winslet, e il miglior non protagonista con Evan Peters e la miglior non protagonista con Julianne Nicholson.
A entrambe le miniserie più premiate abbiamo dedicato sia articoli che puntate del podcast:
Omicidio a Easttown
Perché Omicidio a Easttown è la serie da guardare adesso
Omicidio a Easttown: una tragedia del nostro tempo | PODCAST
La regina degli scacchi
La regina degli scacchi: gioco e ossessione | PODCAST
The Queen’s Gambit, un racconto | SERIE & VITA
Gli Emmy 2021: miglior commedia
La categoria commedia, e anche questo lo avevamo ampiamente previsto, ha consacrato Ted Lasso (Apple TV+) come la sorpresa della passata stagione.
Sviluppato da Bill Lawrence (Scrubs), Jason Sudeikis (30 Rock, Saturday Night Live), Joe Kelly e Brendan Hunt, lo show si basa sull’omonimo personaggio che Sudeikis aveva creato in una serie di promo sulla Premier League della rete americana NBC Sports.
Ted Lasso è un pacioso allenatore sportivo di mezza età con un bel paio di robusti baffi che dal Kansas sbarca nella fossa dei leoni della Premier League inglese e che sconfigge i “cattivi” con le armi di una quasi ultraterrena gentilezza. Un eroe il cui super-potere è un ottimismo inscalfibile: qualcosa che, specie dopo quest’anno orribile, ci mancava quasi disperatamente. E che motiva l’enorme successo di questa serie, che nel frattempo sta concludendo la sua seconda stagione: in Italia ancora l’hanno vista in pochi, ma prima o poi ci si renderà conto anche da noi che Apple TV+ è oggi tra i migliori produttori di contenuti video….
Agli Emmy 2021 Ted Lasso ha vinto come miglior commedia, e si è poi portata a casa tre premi pesanti alla recitazione: Jason Sudeikis (anche co-creatore dello show) come miglior protagonista in una commedia per il ruolo eponimo; e, tra i non protagonisti, Brett Goldstein nei panni del burbero Roy Kent e Hannah Waddingham come Rebecca Welton, la proprietaria del team che assolda Lasso per farlo fallire (ma poi si ricrede). Premi tutti meritatissimi.
L’articolo su Ted Lasso: Ted Lasso torna, e ne abbiamo più bisogno che mai
Gli Emmy 2021: miglior dramma, testacoda tra The Crown e The Handmaid’s Tale
La categoria dei drama ha avuto un solo vincitore. Letteralmente: alla sua quarta stagione, The Crown (Netflix) ha conquistato premi in tutte e sette le categorie del genere, cosa mai successa nella storia. Miglior serie drammatica, miglior regia e sceneggiatura (entrambe per il decimo episodio, War), e poi statuette in tutte e quattro le categoria per la recitazione drammatica. Con i protagonisti Josh O’Connor e Olivia Colman (il principe Carlo e la regina Elisabetta), e i comprimari Gillian Anderson e Tobias Menzies (Margaret Thatcher e il principe Filippo). Un vero trionfo.
Che peraltro va di pari passo al disastro di un’altra corazzata drammatica dei nostri anni: The Handmaid’s Tale. Lo show di Hulu aveva ottenuto 11 nomination ai premi principali (più 7 ai tecnici): non ha vinto nessuna statuetta.
Quello degli Emmy 2021 è un vero e proprio “testacoda” tra le due serie, entrambe giunte alla quarta stagione. The Crown non aveva mai vinto i primi principali come serie drammatica nelle prime tre edizioni. Mentre The Handmaid’s Tale aveva festeggiato la sua stagione d’esordio, nel 2017, con 13 nomination e 8 Emmy, tra cui appunto come miglior show drammatico.
The Handmaid’s Tale
Della serie distopica abbiamo parlato in questa puntata del podcast: The Handmaid’s Tale: perché ci fa così tanta paura | PODCAST.
E in questo articolo che ne analizza l’evoluzione attraverso le attuali quattro stagioni: The Handmaid’s Tale, l’agonia dell’ancella – e nostra
The Crown
Mentre di The Crown abbiamo parlato in questa puntata dedicata del podcast (ma anche, in un altro episodio del podcast, in relazione a The Great, altre serie su una famosa regina ma capace di rileggere la storia in chiave satirica):
Altri premi: RuPaul’s Drag Race, Halston. E il trionfo di Netflix
Altri premi hanno confermato prodotti già segnalati nei mesi scorsi. RuPaul’s Drag Race ha vinto come miglior show competitivo (contest). Ewan McGregor si è portato a casa la statuetta come miglior protagonista drammatico per Halston.
I nostri pezzi sui due show:
RuPaul’s Drag Race: nasciamo nudi, il resto è travestimento
Halston : . Halston: sesso, orchidee e cocaina
Per quanto riguarda i produttori, agli Emmy 2021 Netflix è riuscita a battere la corazzata HBO, rete cui si devono le migliori serie degli ultimi anni (e che anche quest’anno avrebbe meritato, grazie a Omicidio a Easttown, di restare in testa). Questa la classifica alle prime posizioni per nomination:
29 Netflix
28 HBO
22 Disney+
14 Hulu
13 Apple TV+, HBO Max
E quella per premi conquistati (nelle categorie maggiori, senza considerare gli Emmy tecnici):
10 Netflix
6 HBO
4 Apple TV+
3 HBO Max