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Dorohedoro: un bizzarro inferno di risate | Animazione
Dorohedoro, podcast | Puntata a cura di Untimoteo.
Disponibile su Netflix, Dorohedoro è un anime in 13 puntate da 25 minuti ciascuna. Una versione abbastanza fedele dell’omonimo manga scritto e disegnato a partire dal 1999 dall’enigmatica Q Hayashida, una mangaka di cui non si sa né il vero nome né tantomeno si conosce il volto.
Un cartone per stomaci forti caratterizzato da un horror grottesco e nonsense al punto tale da diventare esilarante. Un’opera che sorprende e spiazza di continuo, con il suo humor nero, i suoi protagonisti bizzarri e una narrazione tutt’altro che banale. Un prodotto fatto per essere poco digeribile ma che regala svariati momenti di grande originalità a quanti reggeranno le prime due traumatiche puntate.
“Animazione” è il format del podcast di Mondoserie dedicato alle diverse scuole ed espressioni del genere, dall’Oriente alla scena europea e americana.
Benvenuti a Hole!
Il protagonista della storia è Caiman, svegliatosi un giorno senza memoria, con la testa trasformata in quella di un rettile e abitato da una misteriosa entità al suo interno. Probabilmente il suo vero io originale. Causa di questa macabra mutazione è sicuramente uno stregone, specie simile agli umani ma capace di lanciare maledizioni tramite un intenso fumo nero che esce dalla bocca o dalle dita.
Per esercitarsi nei loro poteri, gli stregoni sono soliti trovare cavie viventi nella città degli umani: Hole, una città industriale buia, grigia, squallida, colma di edifici brutalisti accartocciati su se stessi. Un agglomerato di miseria e tristezza avvolto da miasmi e abitata un’umanità sempre più deforme e cinica.
Allo scopo di trovare lo stregone che gli ha fatto questo, il nostro uomo lucertola deve infilarsi in bocca la testa del malcapitato di turno, affinché l’uomo che gli vive all’interno possa verificare se si tratti o meno del loro obiettivo.
Da qui partono le avventure di Caiman, della sua amica Nikaido, dei sicari Shin e Noi e di tanti altri folli comprimari.
Il mondo alla rovescia di Dorohedoro
Dorohedoro demolisce in allegria tutte le banalità della narrazione avventurosa; la città degli umani è un buco squallido, il regno degli stregoni una ridente cittadina. I “buoni” bullizzano e torturano i “cattivi”; i “cattivi” vivono secondo regole di reciproco rispetto e sincera amicizia. Il Main Villain ha poteri contemporaneamente ridicoli e terribili.
Ridiamo per le tragedie e ci affezioniamo a personaggi repellenti. Ogni puntata nasconde moltissime trovate, fantasiose sì ma non fini a sé stesse. Dorohedoro è folle ma con metodo: ha una storia che fila, una trama che trattiene lo spettatore. Personaggi che, pur se sopra le righe, sono fondamentalmente umani.
Per ora la serie ha trasposto solo un primo ciclo di avventure. Speriamo, anche in futuro, di inorridire e ridere ancora delle grottesche avventure di Caiman e di tutta la folle famiglia di Dorohedoro.
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