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BoJack Horseman, l’assurda commedia che vi spezzerà il cuore | Animazione
BoJack Horseman, podcast | Puntata a cura di Untimoteo.
Sagace, corrosivo, commovente, assurdo, maturo, amaro. Questi sono solo alcuni degli aggettivi che descrivono BoJack Horseman, cartone animato scritto da Raphael Bob Waksberg e disegnato dalla fumettista Lisa Hanawalt. 6 stagioni in onda su Netflix dal 2014 al 2020 per 77 puntate.
BoJack e il suo mondo rappresentano uno spaccato grottesco della società dello spettacolo degli States e in particolare della bizzarra fauna che ruota attorno a Hollywood. Il protagonista infatti non è altri che la star di una sit com per famiglie degli anni ‘90 che, dopo un paio di tentativi fallimentari di ritornare sulla cresta dell’onda, prova la carta del libro di memorie scritto a 4 mani con una giovane ghostwriter idealista.
“Animazione” è il format del podcast di Mondoserie dedicato alle diverse scuole ed espressioni del genere, dall’Oriente alla scena europea e americana.
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Di cosa parla BoJack Horseman
Per gran parte della prima stagione a farla da padrone sono gli assurdi capricci da star e l’ego ipertrofico di BoJack in un ambiente popolato da colleghi frivoli, agenti arrembanti, amici scrocconi e ogni sorta di variegata umanità. Che però umana non è. Infatti nel mondo di Bojack umani e animali antropomorfi convivono alla pari come colleghi di lavoro, vicini di casa e addirittura in coppie miste umano-animale.
In un mondo diverso esteticamente ma in cui le dinamiche relazionali sono praticamente le stesse del nostro, si convive pacificamente e amorevolmente tra specie diverse.
Da questo ne deriva che l’unico ostacolo alla felicità è l’individuo. Il peggior nemico del cavallo attore BoJack è BoJack stesso. Un personaggio detestabile, con poche virtù e tanti peccati, un mediocre a tutto tondo, sia come artista che come persona. BoJack è alcolizzato e ha una tendenza all’abuso di droghe, coinvolgendo nelle sue pessime abitudini chiunque gli stia attorno. È infantile e narcisista, e anche quando cerca di porre rimedio ai propri misfatti riesce sempre e solo a peggiorare le cose per sé e per gli altri.
È vittima di se stesso, il che non lo rende meno colpevole. Nella versione originale, oltre a innumerevoli comparsate e cameo di personaggi famosi del mondo dello spettacolo, il cast vede tra i protagonisti alcuni dei migliori attori di questa generazione. Come Will Arnett (30 Rock, Arrested Development) Alison Brie (Community, Glow), Amy Sedaris (The Mandalorian), Aaron Paul (Breaking Bad) e tanti altri. Un capolavoro che a ogni visione si apre a nuove letture.
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Una fortissima fonte di ispirazione (superata): I Simpson.
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