Billions: il conflitto e le sue (estreme) conseguenze | Nuovi classici
Billions, podcast | Puntata a cura di Jacopo Bulgarini d’Elci e Livio Pacella.
La narrazione vive da sempre di conflitti. Di eroi contro il mondo, gli dei, le circostanze avverse; di figure in lotta contro se stesse; o di personaggi l’uno contro l’altro armati. Come raccontiamo nel podcast, Billions porta la logica di due personaggi in conflitto alle sue estreme conseguenze. Sfruttando l’assunto narrativo fino a esaurire tutte le possibilità, anzi fino ad abusarle. E forse anche a esaurire – o abusare – la pazienza dello spettatore…
Ambientata a New York, Billions – creata da Brian Koppelman, David Levien e Andrew Ross Sorkin – ha come star Paul Giamatti e Damian Lewis. Nei panni di due figure antitetiche che vivono un conflitto titanico: il secondo un miliardario genio della finanza speculativa, assai incline al gioco sporco; il primo un procuratore distrettuale dello Stato di new York, ambiziosissimo e spietato.
Negli Stati Uniti la serie va in onda dal 2016 su Showtime e conta attualmente cinque stagioni per 60 episodi. In Italia è trasmessa da Sky Atlantic e NOW. Una sesta stagione di Billions, come discutiamo nel podcast, è già annunciata: ma senza uno dei due protagonisti…
“Nuovi classici”: il podcast a due voci di Mondoserie su serie che diventano fenomeni immediati.
Se ti è piaciuta la puntata su Billions, iscriviti al podcast cliccando la tua piattaforma preferita:
Billions: due anti-eroi deprecabili, “Duellanti” per tutta la vita come in Conrad
Chuck Rhoades (Paul Giamatti) è il procuratore federale del Distretto Sud di New York. Durante la sua brillante carriera non ha mai perso un caso, facendo attenzione a evitare o ritardare procedimenti difficoltosi, ma rifiutandosi di concedere favori o essere più clemente verso conoscenti propri o del padre Charles, anch’egli figura politicamente di rilievo.
Bobby “Axe” Axelrod (Damian Lewis) è un miliardario che ha costruito la propria fortuna alla guida della Axe Capital, una società finanziaria specializzata in hedge fund.
Tra i due, un personaggio femminile complesso e fascinoso: la Wendy Rhoades interpretata da Maggie Siff (Sons of Anarchy), moglie dominante del procuratore e collaboratrice preziosa del “turbo-capitalista”. Un ulteriore, intrigante, elemento di attrito.
Rende particolarmente interessante la narrazione il fatto che nessuno dei due protagonisti sia quello che classicamente definiremmo un buono, un eroe positivo tradizionale. Entrambi sono ossessivi, cinici, totalmente privi di rimorsi, compassione, umanità. Dominati, quasi schiacciati dal proprio lavoro: che più che una professione è una vocazione totalizzante, che non lascia spazio a nient’altro.
In questo forse ricordando quel celebre racconto militare di Joseph Conrad scritto a inizi Novecento: Il Duello, che nel 1977 sarebbe diventato un famoso film, “I duellanti”, il primo della fortunata carriera di Ridley Scott. Era la storia di due ufficiali francesi dell’esercito napoleonico che prima per caso e poi per la soverchiante necessità dei vincoli d’onore si affrontano in un duello lungo tutta la vita, che inizia nel 1801 e termina dopo la Restaurazione.
Leggi anche l’articolo dedicato a Billions e alla realtà della finanza speculativa
Billions podcast