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Hellboy, il diavolo contro il (suo) destino | Fumetto
Hellboy, podcast | Puntata a cura di Untimoteo
Nel panorama fumettistico statunitense Hellboy è senza dubbio una delle creazioni più insolite e originali. A dispetto di un primo superficiale sguardo che potrebbe classificarlo come semplice fumetto action-horror, ha radici profonde e universali, che partono dai moderni Stati Uniti, passano per i racconti di Lovecraft e sprofondano nel folklore europeo, africano e centramericano. Tra storie drammatiche, black humor, miti antichi e l’irrefrenabile istanza dell’affermazione di sé contro un destino già tracciato.
Un antieroe universale, nemico dell’occulto, burbero e cinico uomo-diavolo. Beve con gli spettri e prende a pugni i mostri ancestrali. Le sue storie richiamano un mondo di fiabe e leggende, prive di intenti morali, dal fascino misterioso. Questo personaggio è protagonista di decine di fumetti, un universo espanso, videogame e ben quattro lungometraggi. Ma solo Guillermo Del Toro, con il dittico Hellboy e Hellboy 2 – The Golden Army, ha saputo imprimere su pellicola la magia delle sue avventure di carta.
“Fumetto” è il formato del podcast di Mondoserie dedicato al mondo dei fumetti. Dai grandi classici alle opere più recenti. Italiani, orientali, occidentali.
Hellboy e il B.P.R.D.
Durante la seconda guerra mondiale, il professor Broom, esperto di pratiche occulte, è a capo del B.P.R.D. (Bureau of Paranormal Research and Defence), un’agenzia creata allo scopo di sventare i progetti dell’esercito nazista sullo sviluppo di armi esoteriche. Il 23 dicembre 1944, nei pressi di una vecchia cappella diroccata in Inghilterra, i mistici nazisti cercano di evocare – sotto la guida del monaco russo Rasputin (proprio quello dei Romanoff) – un potente demone. L’intervento del professor Broom e dei suoi uomini però fa andare storto il rituale e dal portale esce uno strano bimbo diavolo.
Adottato dal battaglione yankee, a questo ragazzino viene dato il nome di Hellboy. Il professor Broom ne diventa il padre putativo, che ne curerà l’addestramento e la cultura. Più di 60 anni dopo Hellboy, che invecchia più lentamente degli umani, è un corpulento omaccione rosso, con tanto di coda e piedi caprini – e una forte passione per alcool e tabacco. Assieme all’insofferenza per l’autorità e al desiderio di mescolarsi con gli altri umani. Ragione per cui ogni giorno leviga le imponenti corna da satanasso.
Il dipartimento fondato dal Professor Broom nel frattempo si arricchisce di altri freak misteriosi, tra cui Abe Sapiens – un uomo pesce dotato di estrema empatia -, la pirocinetica Liz Sherman, il mutaforma Ben Daimio, un homunculus e l’essere gassoso Johann Krauss. Con il B.P.R.D. il nostro antieroe affronta orde demoniache, divinità antiche e mostri del folklore. Infine Hellboy parte per un viaggio alla scoperta delle proprie origini. Si troverà ad affrontare la morte e a percorrere la discesa all’inferno.
Mike Mignola, maestro d’ombre e atmosfere
Mike Mignola rivoluziona lo stile dei comics americani. Quando crea Hellboy negli anni ‘90 ha già alle spalle una carriera decennale per Marvel e DC Comics. Proprio in quegli anni sente che il suo stile si sta facendo troppo estremo per gli editori mainstream. Il momento della svolta è rappresentato dalla splendida trasposizione a fumetti (Topps Comics) del capolavoro di Francis Ford Coppola Dracula di Bram Stoker.
Mignola gestisce con maestria le masse corporee, i segni, lo spazio negativo, i tagli d’ombra, in una narrazione che riesce ad essere contemporaneamente sintetica e ricca di dettagli. In breve tempo le forme si fanno più semplici e massicce, il tratto essenziale e cinetico. I chiaroscuri più netti, gli ambienti gotici e sghembi. A tutti gli effetti Mignola diventa un disegnatore espressionista, che mescola il racconto di fine Ottocento alle atmosfere di Fritz Lang, con le anatomie e il senso del movimento di Jack Kirby. Al segno fortemente innovativo si unisce un’estrema abilità nella composizione delle vignette sulla pagina.
L’horror dell’universo narrativo di Hellboy non ha nulla in comune con i moderni film dell’orrore. Non è un caso che l’unico altro autore che si sia cimentato con questo personaggio usando il proprio stile e raggiungendo un risultato altrettanto apprezzabile sia Richard Corben, maestro indiscusso per oltre 50 anni del fumetto fantasy e horror indipendente. Hellboy ha lo stesso sapore della narrativa horror. Vive di atmosfere e di enigmi, ti costringe ad accettare un mondo in cui i mostri vivono con gli umani e si rifugiano in qualche bettola per affogare i dispiaceri. In cui gli spettri si materializzano per una partita a carte. In cui persino per essere sepolti al cimitero si deve chiedere il permesso ai morti…
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