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Those About to Die, ne vale(va) la pena? | 5 minuti 1 serie
Those About to Die, podcast | Puntata a cura di Untimoteo.
Su Amazon Prime Video è disponibile la prima stagione di Those About to Die, serie tv in 10 puntate di 50 minuti, costata ben 140 milioni di dollari, ambientata nella Roma Imperiale. Un colossal nelle intenzioni, con quell’abbondanza di sangue, sesso e cinismo che si suppone possa compiacere il pubblico.
Ma il risultato? Una storia tirata per i capelli, poco plausibile anche a non considerare questioni di aderenza storica. In cui l’ambizione sarebbe quella di una narrazione corale di ambientazione quasi più vicina alle metropoli moderne che non alla Roma antica. Ma che finisce per essere piatta: ritratto frettoloso di un melting pot di culture, con personaggi tagliati con l’accetta e colpi di scena del tutto telefonati.
“5 minuti 1 serie” è il format del podcast di Mondoserie che racconta appunto una serie in poco più di cinque minuti (o meno di dieci!). Senza fronzoli, dritti al punto.
Gli intrighi della Roma antica
L’anno è il 79 dopo Cristo. Il vecchio imperatore Vespasiano, sentendosi vicino alla fine, deve scegliere il proprio erede tra i suoi due figli. il nobile generale Tito e il fine stratega politico Domiziano. I due fratelli non si rispettano ed entrambi bramano il potere. Ma se su un campo di battaglia Tito avrebbe sicuramente la meglio, la relativa pace portata nell’impero da Vespasiano riequilibra le sorti.
Parallelamente l’espansione coloniale Romana giunge fino al regno Nordafricano di Numidia. Dove, per una serie curiosa di conseguenze, vengono catturate e vendute come schiave le due figlie della giovane vedova Cala. Come non bastasse, il figlio maschio Kwame viene reclutato a forza come gladiatore. La donna non si perde d’animo e parte alla volta di Roma portando con sé un piccolo tesoro allo scopo di riscattare la prole.
Nella capitale fa amicizia con Tenax, il gestore di una locanda per scommesse sulle corse delle bighe che oltrepassa spesso il limite della legalità. Costui ambisce a creare una propria scuderia da far correre al Circo Massimo, un’eresia considerato che le corse sono sempre state in mano ai nobili. Reclutati il leggendario pilota Scorpus e tre fratelli allevatori di cavalli iberici Tenax prepara la mossa da outsider.
Disposti i pezzi sulla scacchiera, Those About to Die avvia la sua storia di ambizione e di riscatto. Domiziano vuole il trono, Cala vuole riprendersi i figli ma anche qualcosa di più, Tenax vuole compiere il definitivo salto da umile furfante di strada ad acclamato maestro dei giochi del Circo Massimo e del Colosseo.
Those about to die: una storia di migranti?
Those about to die avrebbe tutti gli ingredienti per essere una storia di ambizione, emigrazione e riscatto sociale. Questa Roma è un melting pot di culture, una terra delle opportunità. Lo stesso imperatore Vespasiano d’altronde è figlio di una famiglia di allevatori e la dimostrazione che con determinazione e spregiudicatezza si può ambire a qualunque titolo. La serie infatti si apre ricordando l’anno dei quattro imperatori: il 69 d.C., la guerra civile romana successiva alla morte di Nerone in cui si sfidarono i più illustri generali del tempo in uno scontro senza esclusione di colpi politici e militari.
Non è sbagliato dipingere l’impero del tempo come una terra di opportunità. Ma anche di un periodo turbolento in cui nessuno è al sicuro. Gli imperatori consolidano il loro potere con spettacoli ludici e sanguinari (il famoso panem et circenses), allo scopo di intrattenere e sviare l’attenzione di popolo e senatori. Tenax, l’uomo dei bassifondi che ambisce ad essere il braccio operativo di questa strategia e non guarda in faccia a nessuno. Scorpo e i fratelli Iberici, migranti in cerca di fortuna che a Roma incontrano la fama e la perdizione. Cala, migrante per forza che con il proprio intelletto si rivela l’alleata più preziosa e letale di Tenax.
Di contro le annoiate famiglie nobili romane completamente in deboscia, schiave del gioco e della lussuria. L’acume politico di costoro è poca cosa, si scannano per questioni di puntiglio e di denaro.
Insomma: sulla carta, ingredienti tutto sommato buoni. Ma il risultato? Come raccontiamo nel podcast, Those about to die è un minestrone senza sapore…
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