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Batman: Caped Crusader, un eroe per tutte le stagioni | Animazione
Batman: Caped Crusader, podcast ! Puntata a cura di Untimoteo
La serie animata Batman: Caped Crusader consta – per ora – di una prima stagione di 10 episodi da poco meno di mezz’ora. Tutti reperibili su Prime Video. Ideato da Bruce Timm assieme al veterano dei comics Ed Brubaker, la produzione vanta anche Matt Reeves, regista del più recente lungometraggio sull’uomo pipistrello, e J.J. Abrams, la mente dietro a successi planetari come Lost, Alias e Fringe.
Il personaggio creato da Bob Kane e Bill Finger torna qui alle origini. Il risultato è una serie piacevolmente noir. Senza però essere troppo cruda come in quelle prime storie. Con una strizzatina d’occhio, forse un po’ ingenua, alle tematiche “inclusive”. Questo show animato ha senza dubbio del potenziale assai interessante. Alla seconda stagione, del resto già annunciata, la responsabilità di portarlo a definitiva maturazione.
“Animazione” è il format del podcast di Mondoserie dedicato alle diverse scuole ed espressioni del genere, dall’Oriente alla scena europea e americana.
Ritorno alle origini
La storia di Batman è nota a tutti. In questa serie Bruce Timm e Ed Brubaker operano però delle sostanziali modifiche al canone del Crociato Incappucciato. Senza toccarne i capisaldi naturalmente. Bruce Wayne è ancora un orfano miliardario tormentato, che di notte vaga a menare di brutto i criminali dalla corrotta Gotham City. Il suo fido maggiordomo Alfred dispensa cerotti e buoni consigli. Catwoman rimane la femme fatale di sempre e Gordon l’incorruttibile commissario di polizia della città. I cattivi sono cattivi – e l’uomo pipistrello li punisce.
In cosa è diverso quindi questo Batman: Caped Crusader? Innanzitutto ha uno stile e un’ambientazione suggestiva che ci ricordano che prima di essere un eroe ‘camp’ o un paladino ipertecnologico, l’uomo pipistrello nasce come personaggio pulp. Nel 1939 Robert Kahn, poi passato alla storia con il nome Bob Kane, decise di proporre alla National Comics un vendicatore mascherato sulla scia dei personaggi che andavano per la maggiore al tempo. Un essere vestito da Zorro, con ali ispirate ai disegni di Leonardo Da Vinci e un costume rosso: Birdman! Fortunatamente, l’assistente Bill Finger suggerì le opportune modifiche per mandare alle stampe il Batman che da allora è rimasto sempre più o meno lo stesso vendicatore notturno e solitario.
Il Batman di Finger e Kane all’inizio aveva una pistola, spesso le sue storie finivano con la morte del nemico di turno e i crimini erano tutti di natura sanguinaria e violenta. Dei veri e propri racconti intrisi di mistero, sangue e qualche volta anche di soprannaturale. Da allora a oggi ogni decennio sembra aver impresso la propria impronta sull’uomo pipistrello. Ora addomesticato da un’estetica kitsch, ora trasformato in un mix tra Sherlock Holmes e James Bond, ora portato a essere l’icona nichilista di una presa del potere basato sulla forza che delegittima lo Stato. Infine l’individuo tormentato che solo nel dolore trova un senso alla propria esistenza…
Come la serie degli anni ‘90, ma più noir
Il progetto nasce dalla volontà di dare un maggior spazio di movimento a Bruce Timm. Che già all’inizio degli anni ‘90 si era messo in luce con un cartone seriale sull’Uomo Pipistrello. Nel 1992, in coppia con Paul Dini, produce le 4 stagioni di Batman: The Animated Series. A detta di molti uno dei migliori prodotti in assoluto dedicati al personaggio. In effetti la qualità delle animazioni, l’originalità del disegno, quella perfetta sintesi tra la bidimensionalità del mondo dei comics e le atmosfere da cinema espressionista dei cartoni degli anni ‘30 della Fleischer, si sposano perfettamente. E ne fanno un prodotto ancora godibile, da guardare al netto di qualche ingenuità voluta per andare incontro al grande pubblico.
Questo Batman: Caped Crusader quindi riceve quella stessa impronta stilistica, ma senza le smussature imposte al tempo dalla casa di produzione. Affascinante, retrò, ha quel sapore vintage che parte dal costume ricalcato sulle prime tavole di Kane e Finger e si estende a un mondo di gangsters, aule di tribunale, uffici in penombra e villain grotteschi. Gli avversari, da sempre l’elemento di maggior fascino delle storie di Batman, sono l’altro elemento pregevole di questo prodotto. Si recuperano personaggi minori e si stravolgono le origini di altri più noti, alzando l’interesse per una storia che dura da ben 85 anni.
Batman: Caped Crusader è un noir sui generis. Non può essere esattamente come quei fumetti pulp dell’inizio del secolo scorso, caratterizzati per lo più da storie ingenue e puerili piene di battute che oggi appaiono apertamente razziste e sessiste. Al contrario questa sembra un’epoca idealizzata, il risultato di un pastiche stilistico di atmosfere passate immerse nella sensibilità moderna.
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