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Innocent, i tormenti del boia della Rivoluzione Francese | Fumetto
Innocent, podcast | Puntata a cura di Untimoteo.
Manierista, eccessivo, sempre di forte impatto. Talvolta torbido e barocco eppure al contempo ricco di immagini sublimi e idealizzate. Innocent, scritto e disegnato da Shin’ichi Sakamoto, è l’apice figurativo del fumetto moderno e del manga seinen (per un pubblico di adulti) in particolare. Nei suoi due cicli di storie – i primi 9 volumi con il titolo di Innocent, i successivi 12 denominati Innocent Rouge – questo artista e il suo staff confezionano un viaggio prodigioso. Che segue la vita del Boia di Parigi, a cavallo tra la fine della Monarchia e gli anni del Terrore della Rivoluzione Francese.
Sostenuta da un disegno che cura ogni dettaglio fino all’inverosimile, la storia è lunga e complessa, ricca di personaggi comprimari. E di eventi che, pur basandosi su fatti storicamente accertati, fuggono per la propria strada per diventare un’allegoria della nostra fragilità morale. Un’opera delicata e disgustosa allo stesso tempo, sfacciata e sottile, che accosta in ogni capitolo bellezza e orrore. E che potrebbe affascinare il lettore, così come inorridirlo profondamente…
“Fumetto” è il formato del podcast di Mondoserie dedicato al mondo dei fumetti. Dai grandi classici alle opere più recenti. Italiani, orientali, occidentali.
Monsieur De Paris e Prevote de l’Hotel, tra romanzo e realtà
Charles Henri Sanson è il Monsieur De Paris, ovvero l’incaricato del re per tutte le esecuzioni capitali della città. Così come il padre prima di lui. I Sanson sono tutti boia, fin da quando, nel XVII° secolo, il bisnonno Charles Sanson de Longval sposò la figlia del carnefice di Dieppe. Questi angeli della morte, disprezzati dai nobili e dal popolo, sono le persone più temute di Francia. Le uniche a poter volteggiare l’enorme spada della giustizia e, soprattutto, a conoscere le tecniche per rendere il supplizio di un condannato breve o interminabile. Inoltre la pratica continua sui cadaveri ne ha fatto una famiglia di eccellenti conoscitori dell’anatomia umana – e a tutti gli effetti i migliori medici del regno. Ma le pur molte vite salvate non controbilanciano le atrocità che i Sanson sono chiamati a perpetrare.
Charles Henri Sanson, inizialmente forse troppo incline ai sentimentalismi, sogna un mondo senza più condanne a morte. In cui sia libero dal suo orribile retaggio e in cui vengano risparmiate ai condannati le efferate punizioni di cui, con il tempo, lui diventa maestro. Esecuzione dopo esecuzione, trauma dopo trauma, intrigo dopo intrigo, Charles smarrisce i suoi ideali. E una parte di lui muore ogni volta che deve accompagnare al patibolo una persona conosciuta, un amico, un amante.
Parallelamente Sakamoto affianca a Charles una deuteragonista di fantasia (anche se storicamente esistita ma con destino e funzioni ben diverse) ovvero la sorella minore Marie-Josephe. Angelo sterminatore, agente del caos, scheggia impazzita che distrugge il mondo antico per fare spazio alla modernità. Androgina e spietata, con un anacronistico taglio mohawk, indossa la giacca dell’esecutore dei Sanson. Diventa la prima donna boia, assurge al ruolo di Prevote de l’Hotel di Versailles. Stringe alleanza con i rivoluzionari, finendo per essere la più letale dei guardiani della nuova Francia. Marie è colei che vuole vedere il vecchio mondo bruciare, che prova ribrezzo per tutte le ipocrisie, che invece di piegarsi agli eventi li cavalca e li doma.
Un manga barocco oltre ogni limite
I disegni di Innocent sono semplicemente sbalorditivi. Non vi è una pagina o una vignetta che non sia curata fin nei minimi dettagli. Che non sia perfetta in ogni tratto. Sakamoto si avvale di uno staff di ben cinque aiutanti, di cui una che si dedica solamente alle texture di abiti, pizzi e merletti. Usa centinaia di riferimenti per ricostruire ogni dettaglio dei palazzi, dei carri, delle armi. Infine, quella che a tutti gli effetti sembra una classica tavola disegnata su carta, in realtà è realizzata nella sua quasi interezza su supporto digitale.
Come la precedente The Climber e la sua opera attuale #DRCL, Innocent è la somma di virtuosismo, barocchismo e manierismo pittorico applicati al fumetto, con richiami continui al mondo dell’arte. Oltre all’architettura, alla ritrattistica e alla costumistica del tempo, si scorgono influenze Art Nouveau come Beardsley o Alphonse Mucha. Fino alla citazione esplicita di un maestro della luce delle ombre come il Caravaggio.
Innocent è il manga portato agli eccessi. In aperta e divertita citazione del caposaldo del genere storico romantico Le rose di Versailles, noto in Italia con il nome di Lady Oscar, disegna una pletora di personaggi dalle folte chiome sempre mosse dal vento. Il re, la regina, i Sanson, ma anche Danton, Marat e Robespierre, hanno l’aspetto di bambole di ceramica, irreali oltre ogni limite, il prototipo estremo delle fattezze manga. Al contempo l’opera trasuda sangue, si sofferma sui dettagli anatomici con la stessa spietatezza di un libro per studenti di medicina. Descrive nel dettaglio tutti i progressi fatti dall’uomo nell’arte di far soffrire nel modo più atroce il prossimo. Innocent è la rappresentazione più efficace della sottile linea che unisce amore e morte, bellezza e orrore.
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