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Il problema de Il problema dei 3 corpi | Nuovi classici
Il problema dei 3 corpi, podcast | Puntata a cura di Jacopo Bulgarini d’Elci e Livio Pacella.
Un film o una serie, si sa, sono cose diverse dal romanzo da cui sono tratti. Pur tenendo questo a mente, qua discutiamo la prima stagione de Il problema dei 3 corpi, distribuita a fine marzo 2024 da Netflix, anche in relazione al fascinosissimo libro (anzi, ai libri) che coraggiosamente prova a tradurre su schermo. Al romanzo di Liu Cixin avevamo dedicato qualche mese fa una puntata del podcast per così dire introduttiva.
Lo show è una delle produzioni più attese dell’anno. 8 episodi che hanno visto un cospicuo investimento economico (una ventina di milioni di dollari a puntata), un setting internazionale come il cast, e lo sforzo titanico di tradurre per un pubblico televisivo i densi concetti scientifici e filosofici che innervano il romanzo cinese (senza mai appesantirne la lettura, va detto). A cimentarsi nell’impresa, David Benioff, D. B. Weiss e Alexander Woo. I primi due già con Game of Thrones avevano accettato la sfida di una complessa resa in immagini a partire da una materia letteraria difficile da rappresentare.
E la domanda è quindi questa, come discutiamo appassionatamente nel podcast: Il problema dei 3 corpi è un riuscito esempio di traduzione tra medium diversi o un caso esasperante di ipersemplificazione?
“Nuovi classici”: il podcast a due voci di Mondoserie su show che diventano fenomeni immediati.
La reazione della Cina: tra Rivoluzione Culturale e nuovo protagonismo mondiale
In Cina la serie in questione non si potrebbe vedere, perché Netflix è fuorilegge. Milioni e milioni di utenti lo hanno fatto comunque: e le loro reazioni non sono state per niente favorevoli. Comparandola – in negativo – all’adattamento televisivo cinese uscito pochi mesi con enorme successo: Sān tǐ, ben 30 episodi solo per la prima stagione, che copre – a quanto pare più fedelmente – il primo romanzo della trilogia.
Quanto alle critiche, a Il problema dei 3 corpi, come raccontiamo meglio nel podcast, riguardano lo spostamento del focus dell’azione dalla Cina, la trasformazione di personaggi in rappresentanti di etnie diverse, la modifica anche profonda di alcuni personaggi. Ma non solo. La serie, come il libro (nella versione occidentale: in quella cinese la scena arriva a metà volume) si apre con un violento ed efficacissimo spaccato della Rivoluzione Culturale maoista. Cioè un fatto storico, accaduto, e più o meno in questi termini. Molti cinesi però, abituati alla cauta rilettura della storia attuata dal governo, non hanno gradito. Accusando il racconto di una rappresentazione volutamente “anticinese”.
Andando più in profondità, c’è forse un problema di “traduzione” più importante: l’autorappresentazione della Cina e il suo rapporto con la tecnologia, che ne influenza anche la fantascienza. Nella storia originale sono i cinesi a guidare il tentativo di salvare il mondo, proteggendolo dalla lenta invasione aliena. Ma non è solo un tema di chi guida la difesa planetaria: rilevante è lo spirito, e il senso, di questa resistenza. Perché lo sguardo sul futuro espresso dalla fantascienza cinese, a differenza di quella occidentale (largamente distopica), è per lo più improntato a ottimismo…
Il problema dei 3 corpi: un problema scientifico reale, un grande e premiato romanzo
La serie è l’adattamento del romanzo scritto da Liu Cixin, il più prolifico e popolare scrittore di fantascienza cinese. Il problema dei 3 corpi (il cui titolo fa riferimento all’omonimo problema teoretico di astrodinamica) è il primo romanzo della trilogia Memoria del passato della Terra. Il secondo e il terzo volume si intitolano rispettivamente La materia del cosmo (lett. “La foresta oscura”) e Nella quarta dimensione (lett. “Morte immortale”). Nel 2006 il romanzo ha ricevuto il prestigioso Premio Galaxy della fantascienza cinese oltre a molti altri riconoscimenti nel corso degli anni. La traduzione inglese nel 2015 è diventata il primo romanzo asiatico in assoluto a vincere il Premio Hugo, venendo candidato anche al Premio Nebula per il miglior romanzo.
La trama. Ye Wenjie è un’astrofisica che ha visto suo padre – anch’egli scienziato – brutalmente assassinato durante la Rivoluzione Culturale Cinese. Dopo la pubblica esecuzione del genitore, viene arruolata e inviata in una base radar segreta in una remota regione della Cina. Le scelte che farà negli anni ’60 riecheggiano attraverso lo spazio e il tempo fino a coinvolgere un gruppo di scienziati dei giorni nostri, costretti ad affrontare la più grande minaccia per l’umanità.
La serie di romanzi descrive un passato, un presente e un futuro immaginari nei quali, nel primo libro, la Terra entra in contatto con una civiltà aliena in un vicino sistema stellare composto da tre stelle (simili al Sole) che orbitano l’una intorno all’altra in un instabile sistema a tre corpi. E che poi deve prepararsi, nei decenni, per affrontarne la minacciata invasione.
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