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Il trionfo di Oppenheimer e il cinema di Nolan, tra tempo e serialità | Autori
Oppenheimer e il cinema di Nolan, podcast | Puntata a cura di Jacopo Bulgarini d’Elci e Livio Pacella.
Il trionfo di Oppenheimer agli Oscar 2024 era atteso e giusto, ed è arrivato: film, regia, miglior attore protagonista (CIllian Murphy), miglior attore non protagonista (Robert Downey jr.), fotografia, colonna sonora, montaggio. La consacrazione di Christopher Nolan, uno degli autori più potenti del cinema degli ultimi 25 anni. Da Memento (2001) appunto a Oppenheimer (2023), passando per Insomnia, The Prestige, Inception, Interstellar, Dunkirk, rileggiamo nel podcast la sua opera. Provando ad analizzarla in forma quasi seriale.
I film come mattoni, o capitoli, di una torre di Babele coraggiosa e magnifica, che sfida la forma-cinema per dare vita a straordinarie narrazioni circolari. In cui tanto i personaggi quanto noi spettatori ci scopriamo intrappolati: bloccati in prigioni che solo il crollo della dimensione ordinaria del tempo ci permetterà alla fine di vedere. Come mostra Oppenheimer, come fa tutto il cinema di Nolan, come raccontiamo in questo episodio del podcast.
“Autori”: lo spazio che Mondoserie dedica a registi, sceneggiatori, showrunner e creatori di prodotti che segnano il nostro tempo.
Il cinema di Nolan, tra scienza e metafisica
Il britannico Christopher Nolan è uno dei registi con maggiori incassi nella storia del cinema. Ma i suoi film sono anche amatissimi dalla critica, con un connubio oggi raro tra autorialità e successo popolare. Dal seminale Following (1998) all’acclamato Oppenheimer (2023), trionfatore sia ai Golden Globe 2024 che agli Oscar dello stesso anno con ben 7 statuette, tra cui miglior film e miglior regia. Un quarto di secolo segnato da travolgenti successi, come la trilogia del Cavaliere oscuro (2005-2012), reboot della saga cinematografica di Batman. E da film autoriali ma capaci comunque di conquistare il pubblico: Memento (2000), Insomnia (2002), The Prestige (2006), Inception (2010), Interstellar (2014), Dunkirk (2017), Tenet (2020).
Gran parte dei suoi film affronta temi epistemologici e metafisici. Come raccontiamo nel podcast, partendo dal recente Oppenheimer, il cinema di Nolan esplora diversi aspetti della moralità umana, la costruzione del tempo e la natura malleabile della memoria e dell’identità personale. Sfruttando una narrazione non lineare che trasforma l’esperienza di visione in un gioco – e in un puzzle – che coinvolge potentemente lo stesso spettatore.
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