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Trust: i Getty e la maledizione dei soldi | 2 voci, 1 serie
Trust, podcast | Puntata a cura di Jacopo Bulgarini d’Elci e Livio Pacella.
Nel luglio del 1973, 50 anni fa, il mondo fu sconvolto dal rapimento, in Italia, di John Paul Getty III, nipote di uno degli uomini più ricchi del mondo, fondatore della compagnia petrolifera Getty Oil. In 10 puntate, nel 2018, la miniserie Trust ha raccontato quella tragica storia: mescolando true crime, dramma familiare, satira sociale. Nella dimensione di un efficace e persino sorprendente apologo morale.
Creato e scritto da Simon Beaufoy (The Millionaire), diretto e prodotto da Danny Boyle (Trainspotting, The Beach), lo show ha un gran cast (Donald Sutherland, Hilary Swank, Luca Marinelli) e segna il formidabile ritorno sulle scene dopo un lungo ritiro di Brendan Fraser, futuro premio Oscar per The Whale. Un po’ dimenticata, è una miniserie da riscoprire.
“2 voci, 1 serie”: dialoghi sulle cose che ci piacciono, o ci interessano, nel podcast di Mondoserie.
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Cos’è e di cosa parla Trust
Trust è una miniserie televisiva drammatica americana del 2018, creata e scritta da Simon Beaufoy e diretta da Danny Boyle. Lo show mette in scena non solo la vicenda del celebre rapimento, ma anche le debolezze, gli screzi, la degenerazione di una famiglia tanto ricca quanto infelice, e totalmente disfunzionale: i Getty.
E lo fa nelle forme di un true crime notevolmente arguto, acre nel suo umorismo satirico, dolente nel raccontare la dimensione personale e familiare del dramma, feroce nella rappresentazione della violenza cieca di una criminalità calabrese allora ancora “primitiva”. Con una formidabile puntata finale, intitolata non a caso “Conseguenze”.
La trama. Dopo il suicidio del figlio maggiore George Getty e deluso dagli altri figli, J. Paul Getty (Donald Sutherland) è alla ricerca di un erede per la sua attività petrolifera di grande successo, la Getty Oil Company. Il candidato potrebbe essere il nipote sedicenne J. Paul Getty III (Harris Dickinson), ribelle e anticonformista, che a Roma fa vita da bohemien.
Nel 1973 il ragazzo viene rapito dalla Ndrangheta. I sequestratori sono certi che la famiglia pagherà profumatamente per il suo rilascio, ma il vecchio e arcigno patriarca si rifiuta di assecondare le loro richieste. Inizia una lenta ed estenuante partita a scacchi: le autorità italiane arrancano, la madre (Hilary Swank) si batte per il figlio rapito. Dagli States il vecchio Getty manda il suo capo della sicurezza (Brendan Fraser), un po’ a indagare e un po’ a negoziare con la criminalità organizzata.
Il resto è storia (vera).
Un racconto della criminalità (vera) italiana: Romanzo criminale