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The girl from the other side, fiaba al confine tra notte e giorno | Fumetto
The Girl From The Other Side, podcast | Puntata a cura di Untimoteo.
«Questa è la favola dell’oscura creatura e della bambina, che indugiano sul calar della sera, al confine tra il giorno e la notte». Con queste parole Nagabe presenta al mondo The Girl From The Other Side, manga composto da 53 capitoli pubblicati in Italia in 11 volumi a partire dal 2019. L’opera ha il sapore di un classico, presentando sotto le mentite spoglie di una tenera fiaba nera una riflessione dolorosa sulla perdita dei sentimenti e dell’umanità. Un grido disperato, che riflette il senso di incompletezza dei tempi che viviamo.
“Fumetto” è il formato del podcast di Mondoserie dedicato al mondo dei fumetti. Dai grandi classici alle opere più recenti. Italiani, orientali, occidentali.
Di cosa parla The girl from the other side
Gli schemi della cautionary tale qui vengono rovesciati sin dalle premesse. Il mondo di The girl from the other side è un’epoca sospesa tra il Medioevo e i primi bagliori del Rinascimento. In cui la superstizione ha ancora il sopravvento sulla logica anche a causa di una terribile maledizione che ha colpito gran parte della popolazione. Da una parte gli umani si rinchiudono tra le mura di una immensa città fortificata. Dall’altra parte vive il popolo esterno, formato da creature misteriose, esseri oscuri ibridi tra animali e mostri che trasformano in loro simile ogni essere che toccano.
Nagabe delinea quelli che sono i tratti fondamentali della fiaba nera, della cautionary tale: il mondo chiuso è sicuro e protettivo, l’esterno è irto di pericoli e di nemici. Almeno finché non ci addentriamo ulteriormente tra le pieghe della storia e il confine tra bene e male si fa più labile.
In mezzo a questi due mondi ci sono Shiva e il Maestro. Lei è una piccola bimba di neppure 10 anni che si risveglia abbandonata nella foresta nel cuore della notte. Lui è un Figlio Oscuro, un esterno che di lei ha pietà: la raccoglie, la cura, la nutre. In breve tempo tra i due si sviluppa una dinamica padre figlia in cui Shiva trova la famiglia che credeva di aver perduto e il Maestro un’ancora per mantenere la propria umanità. Anche se privo del ricordo di sé e incapace di dare una definizione di ciò che sente, grazie alla presenza solare e innocente di Shiva comprende tristezza e compassione, assapora la gioia, sente uno strano dolore al petto ogni qualvolta la bimba si allontana da lui.
Un manga che trascende le epoche e le culture
Ciò che rende The Girl From The Other Side una narrazione universale è la capacità di fondere insieme suggestioni orientali e occidentali. Il segno del mangaka è elegante e sottile, privo delle esagerazioni dei suoi contemporanei.
Elemento ulteriormente distintivo rispetto ad altri fumettisti, per quest’opera ha sviluppato un tratto che si rifà evidentemente agli illustratori dell’epoca vittoriana: Aubrey Beardsley, Arthur Rackham e Harry Clarke in testa. Oltre a omaggiare l’art nouveau, Nagabe conduce con serietà uno studio della cultura europea: si ispira alla figura di Pipino il Breve, ritrae architetture gotiche, recupera ricette medievali.
Infine sceglie come sottotitolo una canzone della tradizione Irlandese: Siùil a Rùn – Cammina amor mio, torna da me. Un titolo che descrive perfettamente questo fumetto intriso di dolcezza, dolore e speranza.
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